Originally Posted by
Galandil
Adesso con sto post hai fatto un macello incredibile fra vari concetti della meccanica quantistica. :D
Il tuo primo posto parlava di una "casualità" in contrapposizione ai fenomeni deterministici del resto della fisica (relatività ad esempio) se non ho capito male, e mi è venuto subito in mente il fenomeno della decoerenza.
In sostanza il concetto è questo: ogni particella (sia essa un elettrone (o leptone qualsiasi), o un quark, ecc.) viene descritta attraverso la funziona d'onda di Schroedinger, il cui quadrato descrive la probabilità che si trovi in un determinato stato in ogni singolo istante di tempo (cioè: posizione e quantità di moto). Però è solo una probabilità, e attraverso il principio di indeterminazione di Heisenberg, nel momento in cui tentiamo di misurare uno di questi due valori, automaticamente influenziamo il secondo perdendo quindi l'informazione reale: o conosci la posizione, perdendo info sulla qdm, o conosci la qdm, perdendo info sulla posizione.
Questo porta ad un concetto più generalizzato della mecc. quantistica, che recita in modo molto all'acqua di rose che, se una entità fisica (qualunque essa sia!) ha, ad esempio, 70% di probabilità di trovarsi nello stato A e il 30% di trovarsi nello stato B, è "contemporaneamente" in entrambi gli stati (fenomeno della sovrapposizione quantistica) ma, nel momento in cui agiamo per stabilire in che stato si trova, "magicamente" avviene la decoerenza: l'entità la misureremo in A al 100% o B al 100%. E questo senza nessun motivo apparente (apparente per ora, chiaramente).
Un interessante teoria, tra l'altro l'unica matematica corretta e coerente con l'eq. di Schroedinger, è quella di Hugh Everett (che diede spinta negli anni 50 all'idea degli universi paralleli poi così abusati in fantascienza): quando si ha decoerenza, si "generano" DUE universi, uno con lo stato A e uno con lo stato B, perfettamente paralleli, e non si potrà mai essere in entrambi tali universi.
Ivel mi disse che un fisico ha proposto un esperimento molto complesso (di cui non ci ho capito praticamente un cazzo :D) per verificare tale conclusione, e la cosa più divertente è che, se l'esperimento ha successo e tale teoria viene dimostrata, si finisce con il risultato "secondario" che il principio di conservazione dell'energia non è più valido (banalmente, a livello concettuale, questi due universi finiscono per raddoppiare l'energia dell'universo originario) e quindi l'è tutto da rifare. :D
@ Alka: io non sono per il riduzionismo filosofico che va contro la teoria dei sistemi, ma penso altresì che uno studio riduzionistico serio del sistema neurale naturale possa descrivere perfettamente i comportamenti fino alla virgola, considerando sia i neuroni sia le interconnessioni fra di essi come elementi per avere appunto un sistema con somma totale > somma delle singole parti (neuroni). Che poi è quello che davvero succede nel nostro sistema nervoso.