http://affaritaliani.libero.it/polit...ale080611.html
diciamo che non ha alternative.
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diciamo che non ha alternative.
vabbe ma nn era old il blocco degli stipendi degli statali?o forse finora era fino al 2012?
cmq nc direi
Beh, considerato che sono una buona fetta di quelli che sicuramente pagano le tasse per il loro lavoro (quantomeno quello principale), mi sembra giusto premiarli bloccandogli lo stipendio... Troppo sbattimento cercare di far emergere quel famigerato 30% di nero.. :nod:
Si erano bloccati già dal 2008 al 2012
Che vuoi che sia un altro anno a 1200-1300 euro al mese con le progressioni bloccate
e poi c'è chi dice che Tremonti sia l'unica testa funzionante in quel merdaio di governo... ahhahhhah
Per quel che lavorano è anche troppo.
@Necker....ma magari è anche vero...solo che se deve fa quadrà i bilanci seguendo le cazzate che je dice er capo diventa un ira di dio...e ci si riduce a tagli trasversali che so bono pure io così a fa rientrà le spese!!!
Sinceramente è un circolo vizioso. Se blocchi gli stipendi a un lavoratore per 6 anni, con l'inflazione che corre, dimmi che stimolo ha una persona alavorare seriamente.
Lo stipendio degli statali è da sempre basso rispetto a quello del privato a parità di inqyuadramento, £in cambio" gli statali hanno sempre avuto un sistema di garanzie migliore e dei ritmi di lavoro meno frenetici. E' evidente che se questo patto si rompe, e si parla di produttività. di minori garnzie diventa inaccettabile che il loro reddito sia così più basso rispetto al provato.
Misa che si confonde con qualcun altro :sneer:
eh però se le condizioni generali non ti stanno bene puoi sempre trovare un altro lavoro, no? non ho capito perchè il lavoro pubblico debba essere considerato il lavoro che ti sistema a vita mentre nel privato sei in un mercato aperto... nel bene e nel male
la mia commercialista aveva un ottimo collaboratore, giovane e davvero in gamba, che dopo aver vinto un concorso all'agenzia delle entrate ha mollato lo studio commerciale (in cui faceva tanto lavoro, ma lo pagavano di più), per il posto fisso e comodo, 200€ in meno. questo solo qualche anno fa
io l'ho trovato orripilante
quindi la morale è che se ti schiavizzano per 200 euro in più e nessuna garanzia sei figo e se invece vuoi un posto stabile sei uno scansafatiche?
Scusa ma un minimo di fancazzeggio generico degli statali, rispetto ai privati, c'è e non è una leggenda metropolitana.
E non perchè si prende poco stipendio, ma perchè una volta preso il posto puoi far quel che vuoi tanto non vieni più mandato a casa.
I Cococo, borsisti o stagisti nel pubblico si fanno il culo come nel privato, guarda il rendimento di uno che diventa a tempo indeterminato poi dimmi
secondo me dovrebbero attuare delle riforme che spingano la popolazione a effettuare transazioni il più trasparente possibile, cosi da evitare giri di soldi in nero ed evasione a raffica.
I modi ci sarebbero ma non li attuano.
Ma infatti va bene pure la flessibilità, ovvero un bel periodo di co. co. co. o co. co. pro, una volta che sai che il lavoro lo sa fare è già una vittoria gli fai un tempo determinato e decorri definitivamente ad un tempo indeterminato, in questo modo anche se il lavoratore cala di forza lavorativa sa comunque fare il lavoro dove è stato piazzato e si può fare una vita con la stabilità...
Lo statale infatti spesso è l'imboscato per eccellenza ovvero è infilato in un posto dove spesso non ha ne competenze o non è nel ruolo per cui è preparato o magari è parente/nipote di...
Un lavoratore a tempo indeterminato è comunque difficilmente cacciabile anche sotto privati, ma per garantire un iter lavorativo esistono promozioni, aumenti o gratifiche. Per lo statale non è dissimile se non fosse che carriera la fanno i soliti, aumenti e gratifiche li prendono sempre i soliti, questa mancanza di meritocrazia negli apparti statali fa si che il lavoratore medio dica "Ok prendo poco, ma non fo manco un cazzo, tanto non c'è stimoli per migliorare".
Che esista solo la precarietà o il licenziamento come incentivo a lavorare mi pare un pò poco, certo è vero che non deve cambiare la concezione del lavoro ma direttamente tutto il sistema tra gli assunti e gli schiavi...
Sarebbe molto meglio sbattere fuori gli inutili fancazzisti, e lasciare a lavorare quelli che lo fanno sul serio senza bloccargli lo stipendio, questi ultimi potrebbero poi avere anche aumenti del 50% annuo con quel che si risparmia coi laydown. :sneer:
Tra l'altro il blocco degli stipendi andrebbe letto in combo con il decreto Brunetta, che ha spezzato le ossa ai sindacati nella p.a., in pratica i dipendenti pubblici se la sono presa in quel posto da ogni punto di vista. La cosa tragica poi, è che nel blocco (quantomeno quello previsto sino al 2013) rientrano anche i ricercatori universitari, insomma per la serie "diamogli il colpo di grazia, che forse non sono morti del tutto". :D
pensa, se invece di assumere 3 persone per un lavoro che ne basta una assumessero solo quella che serve davvero, avrebbero magari il doppio degli stipendio. Il triplo no, che una fetta qualcuno se la deve mangiare per forza.
da quel che so gli assegni di ricerca sono stati già bloccati, però son voci che girano al politecnico fra professori...
gli assegni di ricerca sono appena stati alzati di 200 euro...
io non me ne sono accorto :D Vabbè che il mio è già più alto della norma... comunque se bloccano i rinnovi mi aspetto che quelli già in corso ricevano un aumentino....
Beh se cacci davvero quelli che non meritano quel posto, possono trovare altro o possono zappare la terra per quanto mi riguarda.
La mania che il lavoro di concetto debba essere appannaggio di tutti è una storpiatura degli ultimi anni, se non sai (o peggio non hai le capacità) fare certe cose non devi farle, fine.
(se no poi ci si lamenta che le poste sono ferme da quasi una settimana e tutti fanno spallucce :) )
Se cacciano chi si gratta le palle nella PA rimane la metà della gente e senza fare il razzista o altro, nel SUD la disoccupazione diventerebbe del 70%!
Bisognerebbe riformare tante, troppe cose per rendere l'Italia un paese veramente competitivo, passando anche per pensionamenti anticipati e altre menate del genere per levarsi di torno le zavorre statalizzate che ormai da anni entrano in ufficio aprono il giornale e lo chiudono quando devono andare via.
Ieri ci stavano 4 persone all'anagrafe di cui 3 a parlare di cazzate e una a lavorare, erano in "pausa" mentre fuori la fila aumentava...e questo succede ogni giorno.
La cosa è un po' più complessa, perché l'Università può tranquillamente decidere di non applicare il blocco (sta da vedere se è giusto), ma ti assicuro che il blocco è stato attuato in molte Università. Considera anche che il blocco vale per gli aumenti futuri, non per quelli maturati in precedenza ed erogati solo ora.
Ma guarda.. in linea di principio mi trovi d'accordo, se non sai, non fai. Rilevo solo il fatto che non e' cosi' semplice attuare una riforma drastica di questo genere, dato che tu "Stato" ti ritrovi con il problema di reinserire delle persone altrove (con tutte le conseguenze del caso.. se non lavori non paghi le tasse, hai bisogno di sussidi, non spendi e quindi "non fai girare l'economia", etc oltre alle tensioni sociali che si creano - e ai voti che dai ad un altro..).
Comunque Tremonti non credo avesse molte alternative, se si vuole sistemare i conti pubblici bisogna assestare i conti delle PA e i tagli devono andare in questa direzione. O così o si aumentano le tasse e non mi sembra una soluzione tanto furba
Ma se si calcola che l'evasione fiscale comporta un danno annuo stimato in 60 miliardi ti pare logico martoriare l'impiego pubblico? Questo governo, essendo composto ai suoi vertici da noti ladruncoli, ha ottimi interessi nel non lavorare sull'evasione fiscale, salvo manovre di facciata per tenere a bada il popolino.
E' nel privato che si deve fare ordine e pulizia cristo, il pubblico in quanto tale è già perfettamente trasparente, gli unici difetti, come dite, stanno nelle persone che una volta ottenuto il posto lavorano un cazzo o male.
Ma i veri soldi sappiamo bene girare nel privato, quindi, se si vuole dare una raddrizzata ai conti, si va a batter il chiodo sul privato.
No pd che mo tirano fuori il pehhhhhhh lo stipendio glielo pago io pehhhhhhhhhh
purtroppo non è proprio così, i grossi truschini, mazzette per appalti etc girano attorno al pubblico. Anche la questione dei baronati e del sistema delle raccomandazioni è più vicino al pubblico.
Poi son d'accordo che sia necessario combattare l'evasione, ma non credo basti se nel contempo non si raddrizza il settore pubblico (ti ricordo che in Italia abbiamo circa 35000 euro di debito pubblico procapite)
Bhè Neker visto che siamo a parlare del pubblico e del taglio pubblico è inutile innescare una discussione "annosa" sul privato, i due universi se possiamo chiamarli così hanno i loro pregi ed i loro difetti, allo stato manca il lavoro minimo per poter mantenere i servizi decenti per quanto paghiamo le tasse, al privato evasione e magheggi ammalano costantemente il mercato in un sistema che premia i disonesti a scapito degli onesti...
La situazione che si delinea è tragica, dovremo eliminare gli sprechi nel pubblico, ma come fare quando sostanzialmente la maggiorparte degli sprechi vengono compiute dalle classi dirigenti nel pubblico? Dobbiamo migliorare l'efficenza, ma come fare se il lavoratore medio nel pubblico, spesso non è adeguato al posto di lavoro, non ha incentivi e poche possibilità di carriera?
Per il privato è simile, dovremo usare il pugno duro contro chi evade ma poi alla fine chi ci rimette è sempre più spesso la dittina che ha giocato un pò sporco per restare a galla, le grandi imprese solitamente pagano le stesse ammende evadendo n. volte di più o aspettando le solite sanatorie e scudi fiscali avendo tempo e mezzi per tirarle per le lunghe o altri sistemi mafiosi più efficienti, vadi un Tanzi il crack della Parmalt è successo da diverso tempo solo negli ultimi mesi stiamo cominciando a mettere le mani sul patrimonio che si è imboscato, anni per cacciarlo dalla villa/casa/attico, anni per beccargli conti esteri, anni per torvargli quadri e lingotti (Poggiolini's style) che si era semplicemente messo da parte in cantina...
Con un quadro del genere come agisci razzi tutto mandando decine di famiglie a casa e sparando nel mucchio di sicuro togli dal cazzo pure le mele marce, correndo il concreto rischio di affossare quello che economicamente regge la nazione o fai politiche mirate impopolari cercando di volta in volta di aggiustare il tiro, rischiando di passare per lo stronzo che vessa categorie e lavoratori e incidendo come una scurreggia in una tempesta verso i veri colpevoli del sistema marcio.
Un tentativo diverso fu fatto da di Pietro, (per quanto riguarda lo statale) forse per la prima volta utile, quando si ritrovò ministro, ruotò tutti i quyadri dirigenziali che aveva sotto di se, spostando tutti i dirigenti da una direzione ad un altra e si riscosse subito una maggiore efficienza in tutto il ministero, segno che per smuovere gli apparati statali devi rendere la dirigenza flessibile, non la manovalanza, ma questa è un altra storia.
Ps: Io sono per un bel resettone totale, mandando tutti a casa, semplicemente perchè mi sono rotto il cazzo e credo che un cambiamento drastico sia sempre più necesserio e più che si va avanti nel tempo, più sembra essere necessario...
gli assegni di ricerca hanno subito un rialzo per la legge gelmini, ma vale solo per i nuovi chi ha contratto di tipo a con borsa di ateneo se la prende in culo e si tiene quello che ha (gli assegni di ricerca non possono essere più alti del normale necker, sono regolati da una forbice predefinita, qua da noi quasi tutti hanno il massimo - ora la soglia massima precedente è diventata la minima, non stiamo parlando di soldoni comunque).
Stipendi dei ricercatori invece penso sia rimasto invariato.
Il problema del pubblico è che tutto il sistema, dal livello basso al meccanismo dei concorsi e appalti, è fatto per spersonalizzare le decisioni e conseguentemente rendere le persone esenti da qualsiasi responsabilità diretta. Ma è un discorso lungo.
btw il problema non sono di certo le università ma tutto il resto.
a sto punto non potremmo snocciolare qualche cifra? perchè sarei curioso di capire quale sia il tetto massimo per un assegno di rircerca e per un dottorato qui a milano, magari facendo un bel confronto fra il politecnico e la statale.
allora i tipi di contratto sono diversi, non ne so tantissimo questo è quel che ho capito.
Assegno di dottorato sono 1000 euro ministeriali al mese. Il politecnico aggiunge (o aggiungeva, questo me lo raccontava un prof del poli l'anno scorso) 200 euro di ateneo, l'aggiunta era stata istituita pre prodi quando la borsa erano 800 euro, poi non la hanno abolita.
Poi ci sono gli assegni di ricerca su progetti. Quelli sono di due tipi, di ateneo o su fondi di progetto, e hanno una forbice di circa 500 euro intorno ai 1200, ora il minimo dovrebbe essere diventato 1300 euro a salire non so se a 1500 o 1700. Non ho neanche capito gli assegni di ricerca DURANTE il dottorato, senza borsa ministeriale, quanto sono, cioè se rientrano nella categoria assegni di ricerca o se gli assegni di ricerca "post doc" hanno categoria a se.
detto ciò io il dottorato lo fo ma non qua :D
L'iter comunque è fai il dottorato, se ministeriale a 1000 euro al mese, per 3 anni. Dopo fai post-doc e prima prendevi di ministero sui 1200 (30 anni circa ricordiamo), mo qualcosa di più.
ok allora i conti tornano perchè il mio assegno di ricrca è basato su progetto a compartecipazione mista pubblico e privato... ;)
Comunque il fatto che io percepisca più di un dottorando e praticamente lo stesso se non qualche spicciolo in più di un ricercatore è scandaloso.