Credo che nel PD ci siano contemporaneamente troppe correnti, come nella vecchia DC (solo per parlare di donne col nome che comincia per B: possono coesistere Bindi, Bonino e Binetti?), e troppi dirigenti forti pronti a fare le scarpe a Veltroni chiamandolo all'"autocritica", come nel vecchio PC.
I radicali si stanno già separando, ma era evidente da mesi.
Di Pietro seguirà il suo percorso e continuerà a cercare di accalappiare i lamenti generici dei poveri di spirito e dei grillisti, anche a costo di tagliare i legami col PD.
Credo, insomma, che il PD sia tutt'altro che fatto. E credo anche che qualcuno proverà a proporre di ricomprendere il 3% dell'arcobaleno, per avere un assetto più "di sinistra", dopo che Veltroni ha perso al centro.