
Originally Posted by
ghs
La Chiesa ha sempre fatto politica. Tutte le religioni hanno una valenza politica e il motivo è semplice: le religioni hanno una loro antropologia, una loro concezione dell'uomo e delle relazioni fra gli uomini. La politica non è altro che una provvisoria gestione di queste relazioni. E' ovvio che chiunque abbia un'idea di Uomo abbia un opinione politica; è ancora più ovvio che un'opinione politica l'abbiano le comunità religiose, in quanto comunità (gruppi coesi e relazioni fra uomini) e in quanto religiose (perché fondano la loro coesione su un sentimento comune riguardo all'esistenza degli uomini).
In un sistema di regole liberale, una religione deve avere la possibilità di esprimere la propria posizione politica. Questo non significa intervenire direttamente con un veto sulle decisioni di governi laici; significa commentarle e far valere un'opinione nel dibattito.
Chi parla di segreti avallamenti di uccisioni di stato si prenda una camomilla. Non credo che sentirà la Chiesa attuale sostenere la pena di morte agli omosessuali, nemmeno velatamente. Credo, anzi, che sia più probabile sentire condanne per persecuzioni in genere e, in particolare, sulla base di discriminazioni sessuali.
Le cose sulla "Chiesa lontana da Cristo", prossime al "Cristo primo socialista", sono ridicole, ma credo di averlo già dimostrato anni fa (forse no, potrei sbagliarmi). Mi limito a fare presente che per affermare una cosa del genere bisognerebbe conoscere molto bene (e molto meglio della Chiesa, a quanto pare) Cristo. Siccome dubito che sia questo il caso, a me pare uno slogan abbastanza povero.
Per finire: perchè un cittadino libero, laico e liberale dovrebbe volere una religione relegata alle questioni "spirituali", che non si occupasse di "cose che non le competono", finendo per definire lui stesso, in modo del tutto illiberale e di certo non laico, ciò che compete alla religione?
Le religioni non si occupano di Dio, si occupano degli uomini. Sbagliano? Forse.