
Originally Posted by
ihc'naib
sì beh. ho capito tutto, pero' rimane una sola curiosità (che poi e' quella fondamentale) che riguarda la tua ultima frase e quest'altra:
"perchè il pensiero e il sistema morale non sono pure decisioni, ma sono emersioni di una condizione culturale profonda e millenaria che si riferisce ultimamente alla vita comunitaria di gruppi di individui. Niente di biologico"
Il fatto e' che - per come la vedo io - quel "niente di biologico" non e' necessario ne' vero.
Mi spiego: e' evidente che le cose - stante l'attuale stato dell'arte della neurologia - stanno su due piani diversi, ma rimane il fatto che ogni atto, comportamento, reazione umana* sono generati dallo stato al "ti con zero" della macchina uomo e dagli stimoli che essa ha ricevuto da "ti con zero" ad adesso.
Descrivere tuttavia il meccanismo di tale concatenazione di cause ed effetti e' attualmente impossibile.
Da come esponi tu invece pare che la separazione fra i due piani non sia pragmatica (ovvero legata all'attuale incapacità delle leggi scientifiche e potenza di calcolo di modellare i comportamenti "neurosociali"), quanto invece piu' profonda.. e tuttavia non metafisica. Se e' "niente di biologico", che cos'e'? Con quale meccanismo questo "niente di biologico" genera una reazione nel comportamento umano? Sai gia' dove voglio arrivare: dovunque sia, dentro il cervello, l'ente sensibile a tale "niente di biologico", dovra' in qualche momento articolarsi in elettricità, per far scattare la memoria, l'area di broca (spero si scriva cosi'), i muscoli effettori...
Non e' molto piu' semplice, molto piu' cristallino, ammettere che sia tutto un risultato estremamente complesso delle interazioni fisiche, e che, nonostante tutto, è corretto perseguire il Bene con i mezzi delle scienze sociali perche' con le scienze neurologiche non sapremmo dove mettere le mani?
In definitiva, tu pensi che esista qualcosa nella vita degli uomini che non sia risultato di un'interazione fisica fra particelle?