Queste sono tutte cose giuste.
Il fatto è che a farsi carico di questi problemi dev'essere chi produce il gioco. Voglio dire, dal punto di vista del cliente finale, il fatto che il software sia un "bene immateriale, che volendo si può riprodurre" non lo esula dall'essere cmq un "bene", e di sottostare quindi alle leggi di mercato la più famosa delle quali è "take or leave", ovvero "il prodotto è questo, ti va bene? lo compri; non ti va bene? te ne vai e non lo compri", o in soldoni "nessuno ti obbliga".
Semmai è un problema del produttore il creare un videogame che non valga la pena scaricare per N motivi (vuoi perchè offre molto di più rispetto alla copia piratata, vuoi perchè è estremamente difficile farne una copia, etc), ma dal punto di vista di chi scarica il concetto di base non cambia di una virgola, e questo concetto è "appropriarsi di una cosa che ha un prezzo senza aver pagato nulla", c'è una definizione apposita per questo genere di cose ed è "furto". I motivi possono essere i più disparati ma la sostanza è e rimane quella, amen.