Articolo ANSA
MILANO - Il tribunale di Milano ha condannato tre dirigenti di Google accusati di diffamazione e violazione della privacy per non avere impedito nel 2006 la pubblicazione sul motore di ricerca di un video che mostrava un minore affetto da sindrome di Down insultato e picchiato da quattro studenti di un istituto tecnico di Torino.
PM:TUTELATA DIGNITA' DELLA PERSONA - "Siamo molto soddisfatti perché con questo processo abbiamo posto un problema serio, ossia la tutela della persona umana che deve prevalere sulla logica di impresa".
GOOGLE: ATTACCO A LIBERTA' RETE - La sentenza del tribunale di Milano che ha condannato tre dirigenti di Google, in relazione a un video che mostrava un minore disabile picchiato da compagni di scuola e che venne caricato sul motore di ricerca, è "un attacco ai principi fondamentali di libertà sui quali è stato costruito internet".
Secondo il portavoce, dunque, i tre dirigenti sono stati dichiarati "penalmente responsabili per attività illecite commesse da terzi".
Google, nel corso del procedimento penale, ha sempre sostenuto che la responsabilità è di chi carica il video in rete.
Per il portavoce di Google "se questo principio viene meno, cade la possibilità di offrire servizi su internet".
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