bo
fortuna che le bevande alcoliche non è che mi piacciano molto ._.
bo
fortuna che le bevande alcoliche non è che mi piacciano molto ._.
cliccato sul primo link a caso di sto studio
quindi si parla di rischio per gli altri e non solo di danno in salute dove infatti l'alcool non e' tra i primi tre.MCDA modelling showed that heroin, crack cocaine, and metamfetamine were the most harmful drugs to individuals (part scores 34, 37, and 32, respectively), whereas alcohol, heroin, and crack cocaine were the most harmful to others (46, 21, and 17, respectively). Overall, alcohol was the most harmful drug (overall harm score 72), with heroin (55) and crack cocaine (54) in second and third places.
vorrei saperne di piu ma l'articolo e' pure a pagamento quindi gg
a occhio a croce direi solita pseudoscienza propagandistica (di uno licenziato da consulente sull'argomento tra l'altro) ma che ne so io![]()
Last Exile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Unknowns
Nuida FollettoInLutto Bard Tiarna . . . . . . . . . . . . . . . . Deo The Undaunted Rune Priest
Amiag Blademaster Silver Hand. . . . . . . . . . . . . . Viol The Sacrificed Shadow Warrior
Viola Vampiir Grove Protector. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Nero Incubus. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . DarkBane
Naida Cabalist Phoenix Knight. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Viole No-Stealth Scout
E' il quarto, e viene prima di ecstasy, metadone, barbiturici, solventi, LSD, anfetamine, ecc...
Occhio e croce sbagli di grosso: il curruculum di Nutt è ineccepibile, la pubblicazione è sulla più autorevole rivista medica del mondo, lo steering committee di esperti che hanno stilato il modello di valutazione è estremamente qualificato, ed infine il motivo per cui Nutt è stato allontananto dall'incarico di consigliere governativo su droghe e sostanze nocive è il fatto che ha pesantemente criticato il ricollocamento della marijuana dalla classe C alla B e soprattutto la non introduzione di tabacco e alcool nelle classi di pericolosità.
Qualche info aggiuntiva che ho recuperato:
lo studio afferma che l'alcol è tre volte più dannoso della cocaina o del tabacco e cinque volte più dannoso del mefedrone. Recenti rapporti del National Institute for Health e di altri organismi condividono sostanzialmente questa tesi. Su un massimo di 100 punti, lo studio del professor Nutt ne assegna 72 all'alcol, 55 all'eroina, 54 alla cocaina. In termini di danno individuale, l'alcol è classificato al quarto posto, ma balza al primo quando si tiene conto del danno sociale, ossia non solo del rischio di morte e malattie per chi ne fa uso, ma pure delle implicazioni sociali come conflitti familiari, costi economici, declino della coesione comunitaria. Crimini e disordini sociali legati all'abuso di alcolici costano al contribuente britannico 13 miliardi di sterline (circa 15 miliardi di euro) ogni anno.
Quindi per rispondere alle richieste di chiarimenti di alcuni effettivamente il titolo è in parte fuorviante: in termini di pericolosità assoluta per la salute di chi ne fa uso viene appena dopo eroina, cocaina e metanfetamina, è di gran lunga la sostanza più pericolosa se si considera il mix di danno per se stessi e danno per la collettivtà considerando un panel di 16 parametri, 9 per il danno ai consumatori e 7 per i danni agli altri derivanti dal consumo.
E' corretto poi specificare che si tratta della pubblicazione dei risultati di un expertise meeting (che ovviamente basano il proprio expertise sulla letteratura conosciuta) e non dei risultati un trial clinico.
In funzione di tali risultati Nutt propone di introdurre l'alcol nella classe A delle sostanze psicotrope secondo la classificazione inglese, ovvero quella che nel grafico sopra postato include le sostanze "rosse".
Ecco il summary dell'articolo pubblicato su Lancet:
Background
Proper assessment of the harms caused by the misuse of drugs can inform policy makers in health, policing, and social care. We aimed to apply multicriteria decision analysis (MCDA) modelling to a range of drug harms in the UK.
Methods
Members of the Independent Scientific Committee on Drugs, including two invited specialists, met in a 1-day interactive workshop to score 20 drugs on 16 criteria: nine related to the harms that a drug produces in the individual and seven to the harms to others. Drugs were scored out of 100 points, and the criteria were weighted to indicate their relative importance.
Findings
MCDA modelling showed that heroin, crack cocaine, and metamfetamine were the most harmful drugs to individuals (part scores 34, 37, and 32, respectively), whereas alcohol, heroin, and crack cocaine were the most harmful to others (46, 21, and 17, respectively). Overall, alcohol was the most harmful drug (overall harm score 72), with heroin (55) and crack cocaine (54) in second and third places.
Interpretation
These findings lend support to previous work assessing drug harms, and show how the improved scoring and weighting approach of MCDA increases the differentiation between the most and least harmful drugs. However, the findings correlate poorly with present UK drug classification, which is not based simply on considerations of harm.
Funding
Centre for Crime and Justice Studies (UK).
Falso, è stato osservato che le cellule neuronali continuano ad essere create (ed eventuale disfatte) costantemente anch'esse, per specifiche funzioni.
@ Incoma: c'è qualcosa che cmq mi suona strano. Qual'è il campione dello studio? Mi risulta sempre molto "stridente" tentare di paragonare gli effetti sociali di droghe legali e droghe illegali, per forza di cose alcuni risultati finiscono per essere statisticamente fuorvianti e mal interpretati. Che è una vecchia storia quando si tratta di studi medici di questo genere, spesso i medici failano nell'impostare campioni/analisi/letture dei dati.
leggi il mio post sopra, non si tratta di trial clinico. Non credo che ciò sminuisca in alcun modo l'autorevolezza della pubblicazione, anzi, riguardo alle tue considerazioni proprio il fatto che non si tratti di un singolo trial ma di un expertise meeting (o consensus conference) dovrebbe sciogliere alcune delle tue legittime riserve.
Spoiler
Difficile.
La quantità di dati coerenti tra loro, pur con qualche sfumatura, è talmente consistente da rendere tale probabilità prossima allo zero.
Quand'anche ciò dovesse accadere sposterebbe pochissimo la mediana delle valutazioni precedenti. Non è che quando esce un lavoro nuovo annulla i dati degli studi precedenti...
Si potrebbe obiettare in tal senso "ma allora questa pubblicazione cosa aggiunge?"
Poco, ma in maniera coerente con tutta una serie di dati/lavori in questo settore sposta ancor più di prima l'attenzione sulla pericolosità di una sostanza purtroppo, per ragioni prevalentemente culturali, ancora troppo poco percepita per quello che è, ovvero altamente pericolosa per la salute e per la società.
Ed in tal senso vederla (a mia memoria) per la prima volta su una rivista dell'autorevolezza del Lancet messa in pole position tra tutte le sostanze in termini di "danno potenziale" fa un certo effetto, in particolar modo considerando la mole di interessi che ruotano dietro alla medesima e quindi alla forza che ha in termini di lobbying anche nel mondo scientifico.
Grande notizia !! Abbiamo scoperto l'acqua calda !!!![]()
mah la dipendenza è molto legata al fattore quantità, modalità e tempi d'assunzione...
un tabagista quante sigarette deve fumare e per quanto tempo prima di essere legato fisicamente e mentalmente al consumo (e con quale intensità)
per forza di cose uno studio del genere è limitato. se l'unica base è l'uso che abitualmente se ne fa, l'alcool e il tabacco ne escono con ne ossa rotte per il semplice fatto che sono sostanze consentite, mentre come fai ad osservare un campione statistico di consumatori abituali di lsd??? o anche di ketamina??? tra l'altro per l'uso che ne fanno delle droghe pesanti è difficile trovare uno che non fa un mix... le pasticche sono un mix per definizione e li in quel grafico sono una bestemmia, a meno che non siano pure mdma quando spesso ci sono anfetamine (ed altro, ma poi in quale proporzione?)
sembra uno studio ad hoc per denunciare gli effetti negativi dell'alcool sulla società e ci puo stare, ma per fare questo è davvero necessario confrontarlo con le altre droghe? mah
Last edited by bakunin; 1st November 2010 at 18:18.
Ykykal Bonedancer
Puppete Shaman
Maseeda Valkyrie
Bakuninn Runemaster
Non ho letto lo studio, però immagino sia basato su quantità estremamente simili se no è ovvio che cazzo di senso avrebbe lol.
Che l'alcool ti sventra cmq si sa dalla notte dei tempi, il fatto che è legale e stradiffuso lo fa apparire agli occhi della gente in maniera differente da droghe non legali e di conseguenza + costose.
In quel grafico mi sorprende un pò la posizione dell'ecstasy, btw lo studio completo si può leggere da qualche parte online?
Last edited by Marphil; 1st November 2010 at 18:25.
on GW2 Spvp
MMORPGITALIA Spvp Team Tournament Winner
S1 Legendary Division
S2 Legendary Division
S3 Legendary Division
S4 Legendary Division
Mi Spieghi cosa c'entra adesso la dipendenza con la valutazione del danno????
Premesso che non si sta discutendo di uno studio ma di una pubblicazione di un expertise panel, osservare e studiare retrospettivamente o prospetticamente campioni statistici di consumatori di sostanze stupefacenti è complicato ma non impossibile. Ed infatti c'è una enorme letteratura validata a riguardo, che ovviamente nel trarre le conclusioni pesa e tiene in debito conto i fattori confondenti.
Il discorso che fai mettendo in relazione legalità o meno delle sostanze e valutazione scientifica della loro dannosità fa acqua da tutte le parti: è infatti evidente a chi conosce un minimo i metodi scientifico/statistici che i dati, se necessario, vengono elaborati attraverso metodi statistici per la normalizzazione e per l'eliminazione delle variabili confondenti.
La garanzia che tutto ciò sia stato fatto nel migliore dei modi possibili in un trial è, prima di tutto, l'IF della rivista su cui si pubblica.
E qui stiamo parlando del Lancet.
Quando sarete revisori per la medesima o pubblicherete le vostre strampalate tesi su tale rivista potrete permettervi di criticare risultati e metodi di una pubblicazione di tale livello.
Commentarla dicendo "son tutte stronzate, non tiene conto di... è fatto male perchè... nella mia esperienza blablabla... l'acqua calda bliblubla (fosse stato ritenuto privo di valore per la comunità scientifica di sicuro non glielo pubblicavano su Lancet)" denota poca conoscenza di come si sviluppa e prende forma la scienza medica, tossicologia applicata compresa.
Occhio che il grafico non è riferito alla pubblicazione del 2010, ma ad una precedente. Con l'articolo attuale l'alcol si sposterebbe ancora più a destra, entrando di diritto nel novero delle sostanze alle quali prestare la massima attenzione normativa e sociale.
Ovviamente per leggere l'articolo completo occorre essere abbonati. Conto di dargli un occhiata appena ho accesso a medline in ufficio, ma già l'abstract mi pare sufficientemente esplicativo.