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krieg
Altro mini-racconto scritto da Maya Shadows (ombra dei Tuatha de Gladaman, storica gilda hibba) all'epoca compagna - non so se solo in gioco o anche in RL - di Elthrai, oltra ombra e GM dei Tuatha.
E' l'ultimo che vi propongo, ma se vi interessa ne ho altri.
Prova d'amore
Mai la mia mente potrà concedere all'oblio uno dei gesti d'amore più nobili che il mio promesso sposo abbia potuto compiere a prova del legame che avviluppa le nostre anime.
Due lune fa egli, Elthrai Moramarth, decise di partire alla volta delle fredde terre del Nord in cerca di sangue nemico ed io lo seguii.
Ombre scure sulla neve, lentamente raggiungemmo il limite estremo delle terre di frontiera, l'ingresso al reame di Midgard, ove ci appostammo in attesa di avversari da sgozzare.
Uccidemmo alcuni guerrieri e maghi che, in fin di vita, innalzarono incomprensibili preci ai loro dei, affinchè accorressero dei fratelli in soccorso.
Un piccolo ma potente essere dalla pelle bluastra, presto giunto, non ebbe difficoltà nello stanarmi e, con pochi, violentissimi colpi, caddi al suolo stremata.
Il mio amato elfo riuscì a salvarsi, rimanendo vicino al mio corpo riverso sulla gelida neve, in attesa di potermi vendicare...
Il coboldo non era solo, con lui vi era un folto gruppo di creature gigantesche e come di pietra, oltre a nani e vichinghi: tutti insieme festeggiavano la morte della nemica.
Uno dei troll, creature note per la loro grettezza e per il mancato spessor d'animo, ingiuriò il mio corpo straziato calpestandolo con i suoi pesanti arti...
Fu allora che accadde l'inatteso.
Elthrai, come una saetta, si scagliò violentemente contro il vile energumeno che ancora mi umiliava, affondò i suoi pugnali intrisi di veleno nelle dure carni del troll, colpendolo con potenza inaudita.
Prontamente i compagni della strana creatura si precipitarono sullo splendido elfo, straziandone il delicato corpo.
L'ultima cosa che potei osservare fu il susseguirsi di gesti di plauso in onore di Elthrai, un batter le mani di tutti i nemici verso di lui.
Poco tempo dopo ci ritrovammo nella ridente cittadina di Tir na mBeo: ancora una volta i nostri amorevoli dei ci avevano strappati alle mani della morte riportandoci al sicuro, entro le mura di Hibernia.
Ancora stordita, chiesi al mio promesso: "Perchè l'hai fatto, amore mio?". Egli subito mi rispose: "Nessuno calpesta Maya, senza pagare con la morte".
In fede,
Maya Shadows