
Originally Posted by
Zaider
Prima di tutto grazie a tutti per la comprensione, non è una frase fatta, ma a furia di essere trattato in quel modo mi ci sono quasi abituato e mi son sentito quasi in colpa nel tirare in piedi questo casino.
Rispondo prima a Kolp perchè è della mia stessa università: si, ho chiamato venerdì mattina il career service con un groppo in gola, mi hanno passato la ragazza che si occupa degli stagisti in questa azienda (che mi ascoltava attonita, quasi incredula, e questo mi spaventa un pò..) e poi su sua richiesta ho mandato una mail descrittiva ancora pi lunga e complessa di quella che ho scritto qui.
Continuo con Amiag: si, probabilmente non ho saputo inserirmi nell'ufficio, ma onestamente non credo di averne avuto nemmeno modo, nel senso che non ho mai pestato i piedi a nessuno, anzi ho fatto qualsiasi lavoro che mi è stato assegnato (tranne portare caffè, quello non me l'han chiesto) con un sorriso decente, a parte il lavoro d'inventario nel magazzino, infatti sono stato rimproverato in privato perchè poco umile nell'accettare lavori del genere.
Non voglio difenderli, ma loro sono tutti amici e magari pensano di scherzare.. ma i loro scherzi protratti per 10 ore al giorno alla fine feriscono, e tanto.. e poi forse guardo con un pò di pregiudizio ma io ci vedo una bella dose di cattiveria.
Sinceramente non ho modo di denunciare nessuno, come è stato giustamente sottolineato io non sono un dipendente, non conto un cazzo.
Aggiungo questo piccolo aneddoto:
In fase di colloquio e primo giorno di lavoro mi era stato promesso dal tutor che sarei stato portato all'evento superbike di imola, in quanto attinente con il lavoro svolto dal mio ufficio, mi sono informato e per gli stagisti è possibilissimo fare trasferte di lavoro, non ci sono nemmeno moduli particolari da compilare, infatti altri nella mia stessa posizioni sono stati portati in giro dai tutor per lavori al di fuori della sede.
Ecco, giovedì mi arriva una mail in copia dalla mia gentilissima collega (la peggiore di tutte) con cui prenotava le camere d'albergo, in cui io non figuravo, ho chiesto spiegazioni al mio tutor (che ovviamente non aveva avuto il buon gusto di chiamarmi) dicendo che manco si ricordava di avermelo detto e che io non posso uscire dall'azienda per lavorare, quando ho risposto CHE NON E' VERO E CHE HO CHIESTO ALLE HR INOLTRE CHE LAVORARE IN UN MAGAZZINO CON PEZZI DI MOTO ARRUGGINITE E' N VOLTE PIU' PERICOLOSO mi ha detto che non spetta a me decidere e che è così e basta. Alchè sono stato rispedito al magazzino.
Anzi no. prima mi è stato dato l'ultimissimo incarico: marketing avanzato "prendi tot riviste del settore, sfogliale senza leggerle per non perdere tempo, e scrivi quante pagine di pubblicità ha la concorrenza; la cosa assurda? è stato uno dei migliori lavori che mi han fatto fare.. e non scherzo, sta cosa mi fa parecchio riflettere, anche perchè dopo 500 pagine sfogliate col cervello spento ti chiedi che senso ha spendere tutti sti soldi per studiare.
Quanto al tutor, ragazzi non invento nulla, è davvero così..io il tutor lo vedo perchè entra nel mio ufficio per parlare/lavorare con i miei colleghi di cui è amico, non mi ha mai spiegato un emerito cazzo.
Gramas: ad onor del vero sono l'unico stagista che ha questi casini di tutta la bm..crucchi, e questa cosa mi spaventa, perchè ho paura che mi faran passare per visionario o affetto di mania di protagonismo. Per esempio l'altro stagista che sta nell'aftersales nel mio stesso piano (bocconiano pure lui) è felice e contento, tant'è che ha accettato una sostituzione maternità, ma la sua storia è del tutto diversa, i colleghi lo trattano bene, il tutor lavora in linea d'aria con lui e passando davanti al suo ufficio ho visto tot volte che gli stava seduto accanto spiegandogli varie cose; anche questo ragazzo si smazza lavoro in quel magazzino di merda, però l'ambiente che ha intorno è così diverso che gli pesa mooolto meno, inoltre per lui la giacca e la cravatta son durati 2 settimane scarse, poi i colleghi gli han consigliato di vestirsi come preferiva (ma sempre con la camicia). L'idea di rimanere altri mesi là dentro mi spaventa da morire.
Alka: L'unica volta che ho avuto le palle di aprirmi UN bottone della camicia mi son preso uno "shampoo" che la metà bastava, e farmi umiliare davanti ai colleghi in questo modo non è piacevole. Ho pensato di rispondere con dei secchi "no" ma che ci avrei guadagnato? ancora antipatie? solo che in questo modo sarebbero state motivate, perchè avrebbero potuto dire che rispondo male e sono indisponente, io speravo che ingoiando la mia cicuta il periodo di iniziazione finisse, ma arrivato a più di metà del percorso mi ritrovo a non aver imparato un cazzo, ad essere uno straccio (mentalmente) la sera, e svegliarmi contando i giorni che mi mancano alla fine di questo inferno.