Scusate ma cosa c'è da capire? Il potere fa gola a tutti, non è che D'Alema è nato politico, lo è diventato e c'ha preso gusto come e forse più degli altri.
Secondo voi nel M5S non verranno fuori col tempo alcune mele marce che si sono infiltrate per fare i propri interessi perché è il "partito" del momento?
Tutto sta nella differenza con cui certa gente verrà trattata e su questo non ho nulla da dire. Però la storia ci insegna che TUTTI i movimenti politici hanno avuto, presto o tardi, cedimenti/scricchiolii dall'interno ed è anche una cosa abbastanza ovvia: non è mica facile coordinare decine di migliaia di associati attivi nel partito (o movimento che dir si voglia). Non si pretende certo siano tutti conoscibili da subito, ma dire che sono per forza tutti stinchi di santi mi sembra l'esagerazione opposta.
Discorso Casaleggio: tempo fa Report ha fatto un servizio su di lui e sul M5S per come impostato. Certo, Report spesso spara preventivamente giudizi o induce a farlo, ma il successo di Casaleggio come imprenditore della comunicazione non va sottovalutato.
Non diventi il 2ndo partito in Italia senza maneggiare qualche euro (lecitamente eh). Non si prendono finanziamenti pubblici, ok, ma il potere è potere. Influenzare milioni di italiani qualcosa conta.
In sintesi: il M5S è una novità a livello nazionale. E' certamente allettante se non l'alternativa migliore e più "civica" possibile in risposta alla partitocrazia della prima e seconda repubblica. Resta da vedere come si assesterà nella politica sul lungo periodo, quanto spazio avranno i singoli rispetto all'idea comune. Insomma va messo alla prova dei fatti, tenendo presente che partirà già con un bel consenso per essere qualcosa di nuovo.
Lo stesso ovviamente vale per Fare, figura di Giannino a parte. Ma Fare non ha il "problema" dei grandi numeri che ha Grillo; in effetti Fare potrebbe probabilmente finire a non fare proprio niente purtroppo.