be per una cosa che non interessa , controller e' anche troppo.
a me interessa invece nel momento in cui affermi cose false... ognuno ha le sue debolezze... io ad esempio ho il complesso del paladino (bretonescudopiccolo42scudo46chants)
ma le tue opinioni sono sacre. Non lo sono più' come ti accennavo quando instillano false verità come quelle che proferisci ad esempio sull' omosessualita in data risalente.le mie personalissime opinioni, ok , basta fare una ricerca in rete su l'opinione dei greci sui femminielli se non ne sei convinto
Io ho fatto studi classici sia al liceo e per forza di cose anche nel corso di laurea e ti dirò che ho pure la fissa con la storia greca romana ed anche mezzo malato di egittologia in più provengo dalla vecchia magna grecia quindi quello che so spesso l'ho studiato con canali più tradizionali di goggleare pero facciamo un giochino.
ricerca: omosessualita in antica grecia
https://www.google.com/webhp?sourcei...ntica%20grecia
primo link:secondo link:L'omosessualità nell'Antica Grecia era, così come per l'eterosessualità greca, per le classi colte, una ricerca del bello e quindi indipendente dal sesso di chi veniva amatoterzo link:Per la maggioranza delle società antiche e soprattutto nell'età classica, Grecia e Roma, non esisteva una vera e propria differenziazione in base all'orientamento sessuale o di identità di genere tipiche di un individuo, quanto piuttosto al suo ruolo nel rapporto sessuale: in pratica l'identificazione sessuale, e le leggi che regolavano i rapporti sessuali, si basavano non sul fatto che l'oggetto del desiderio fosse una persona del sesso opposto o dello stesso sesso, ma sul fatto se quella persona ricopriva un ruolo attivo, associato alla virilità e alla mascolinità, oppure uno passivo.
Agli antichi romani era peraltro sconosciuto il concetto moderno di omosessualità, proprio per il fatto che l'identificazione sessuale avveniva in base al ruolo svolto durante il rapporto sessuale. La pratica omosessuale a Roma afferma molto presto il potere del cittadino sugli schiavi, confermando nell'uomo romano la propria decisa virilità mascolina[1].quarto link:Il termine pederastia deriva dal greco antico παιδ- paid-, "ragazzo", e ἐραστής erastès, "amante". Nell'antica Grecia indica il peculiare fenomeno del rapporto ritualizzato e socialmente codificato fra due maschi di età diversa. Nella Grecia antica la pederastia consisteva in un legame tra un uomo e un adolescente (a partire da almeno dodici anni di età, con l'avvento cioè della pubertà).
Questo genere di coppia traeva la sua legittimazione da numerosi equivalenti simbolici o mitologici tra figure divine o eroiche (Zeus e Ganimede, Apollo e Giacinto o tra lo stesso Apollo e Ciparisso, come tra Eracle e Iolao e Ila, o ancora tra Teseo e Piritoo).
Alcuni indizi hanno fatto supporre che il fenomeno si sia evoluto a partire dai riti di iniziazione e di passaggio della cultura indoeuropea[1].quinto linkNell'antica Grecia l'omosessualità all'interno delle forze armate era considerata genericamente in maniera positiva, in quanto contribuiva fattivamente all'etica del valore[1].
Anche se l'esempio principale e più famoso di ciò è il battaglione sacro tebano, un gruppo di soldati formato esplicitamente da amanti, vi sono conferme significative tratte anche dalla tradizione spartana dell'eroismo militare, in cui vigevano forti legami affettivi derivanti da rapporti omosessuali[2]. Vari autori antichi interpretavano il loro valore e coraggio dimostrato in guerra (ad esempio i 300 durante la battaglia delle Termopili) come dovuto e motivato da un legame omoerotico.In primo luogo, i numerosi amori omosessuali mitici: da quello di Poseidone per Pelope a quello di Zeus per Ganimede; da quello di Laio per Crisippo, il figlio di Pelope, a quello d'Apollo per Giacinto; da quello sempre d'Apollo per Ciparrisso a quello d'Apollo per Admeto, e via dicendo. In secondo luogo, una serie d'indizi fa pensare alla possibilità d'amori omosessuali "omerici". Anche se non contengono alcun riferimento esplicito a questi amori, i poemi raccontano d'amicizie fra uomini affettivamente così intense da lasciare quantomeno il dubbio che si trattasse di rapporti di tipo amoroso: come vale a dimostrare, in particolare, lo strettissimo e discusso rapporto tra Achille e Patroclo, considerato del resto amoroso sia da Eschilo sia da Platone (Simposio, 180 A).
ritenta internet e' frocio.
Last edited by McLove.; 7th July 2014 at 22:42.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-
Apollo per Giacinto;Apollo per Ciparrisso;Apollo per Admeto, e via dicendo
Si ma Apollo era il re dei gay proprio, peggio di boy george e freddy mercury insieme dio santo
And many more lol
In effetti non c'è nulla da immaginare, ci sono dati oggettivi che dicono che se il parametro sul quale misurare la normalità della coppia omo nel contesto genitoriale è la mancata anormalità dello sviluppo dei figli sul piano fisico e psichico è così ( http://it.wikipedia.org/wiki/Omosess...torialit.C3.A0 http://it.wikipedia.org/wiki/Omogenitorialit%C3%A0). Altrettanto dice l'OMS, che mi pare fonte difficilmente discutibile in quanto ad autorevolezza, che definisce l'omosessualità "una variante NATURALE del comportamento umano".
Ritieni forse anormali anche i mancini come il sottoscritto?
La seconda affermazione rende perfettamente idea di quanto tu ti approcci a questa tematica con pregiudizi più o meno consci, o comunque come tu abbia le idee molto confuse riguardo a identità di genere, orientamento sessuale e ruolo genitoriale, facendo un gran minestrone.
Ritenere lecito immaginarsi che in una coppia omo uno "faccia più la donna" e l'altro "faccia più l'uomo" innanzitutto presuppone una visione genitoriale oramai sempre più lontana dalla realtà e intrisa di stereotipi misogini legati alla differenza del ruolo e valore sociale dei generi, visione tristemente incentrata sulla disomogeneità dei ruoli e delle responsabilità, roba che per fortuna nei paesi evoluti sta scomparendo giorno dopo giorno, ed inoltre rende benissimo l'idea di quanto per te sia difficile ragionare su questi temi se non per clichè preconfezionati, che la psicologia e le scienze sociali hanno abbandonato da almeno la metà del XX secolo, bollandoli come anacronistici e privi di fondamento scientifico.
Se avessi un approccio un po' meno dogmatico forse avresti un po' meno certezze e si potrebbe anche intavolare una discussione costruttiva.
Direi che, alla luce anche dell'ultimo intervento, mancano i presupposti per andare avanti.
Cmq se la terza guerra mondiale voglion andar volontarie solo le donne per far vedere che han piu cazzo degli uomini ben venga, io son favorevolissimo a questa evoluzione![]()
And many more lol
In guerra ci vanno gli uomini perché un esercito non può fermarsi ogni mezz'ora per pisciare
![]()
Spoiler
"Mort dieu! Mi piaci come piaceva l'aceto a Cristo e ai suoi ladroni". Lorencillo
"Porco-Demonio-tenete-duro-stiamo-arrivando!. Lorencillo
ma quale guerra mondiale. facciamo l'amore mondiale. mentre huntercoso guarda.
Spoiler
Ci sono sicuramente alcune coppie omosessuali che sono perfettamente adatte a crescere ed educare figli non concepiti naturalmente. E ce ne sono, altrettanto sicuramente, altre che non sarebbero in grado di farlo.
In breve, il fatto che siano una coppia omosessuale o no e' assolutamente ininfluente sulla questione.
ritenta ?
guarda che è scritto proprio nel 2 link da te riportato quello a cui mi riferivo, non ho mai detto che non ci fosse o non fossero praticati atti omosessuali ma semplicemente che vi era una netta distinzione tra chi era attivo e chi invece passivo, che appunto era considerato un femminiello.
"n pratica l'identificazione sessuale, e le leggi che regolavano i rapporti sessuali, si basavano non sul fatto che l'oggetto del desiderio fosse una persona del sesso opposto o dello stesso sesso, ma sul fatto se quella persona ricopriva un ruolo attivo, associato alla virilità e alla mascolinità, oppure uno passivo."
tra i due c'era quindi l'uomo, attivo, e la donna....
ho trovato questo, se a qualcuno va di leggerlo:
http://antropologia.forumcommunity.net/?t=12540652
http://www.italyday.net/antiquitas/c...-grecia-antica
http://www.dberardi.it/Tesi%20trienn...li_dell'om
da sopra
"Nell’antica Grecia l’omosessualità maschile era una pratica comune e nobile, purché praticata da un adulto degno e responsabile nell’ambito della formazione e dell’istruzione dei giovani adolescenti (paides) (Cantarella, 1999).
La pratica omosessuale tra maschi adulti, invece, anche se largamente diffusa nella popolazione, non riceveva una completa approvazione sociale, in particolare nei confronti di colui che nella coppia assumeva il ruolo passivo; solo su questo infatti si appuntava il discredito e la riprovazione sociale, “…solo uno dei due era il vizioso, l’indegno, quello da ridicolizzare” (ibidem, pag. 70).
Per il katatygōn, cioè il maschio passivo, Aristofane ha coniato nelle sue commedie termini come “culo largo” (europrōktoy), “culo a cisterna” (chaunoprōktoy), ecc., dando origine a quella nutritissima serie di epiteti offensivi e omofobici verso gli omosessuali maschi, di cui, come è stato accennato nel paragrafo precedente (cfr. nota 10), sono particolarmente ricchi i linguaggi delle popolazioni.
Anche presso gli antichi romani l’omosessualità maschile era ampiamente praticata e socialmente accettata, ma anche qui con precise regole e limitazioni.
Il romano, allevato sin dall’infanzia come un dominatore, doveva dimostrare la sua superiorità e la sua virilità anche sottomettendo sessualmente un altro uomo. Non però un uomo libero, anch’esso cittadino romano, ma uno schiavo, un prostituto o un nemico vinto (ibidem).
Anche i romani, tuttavia, influenzati dall’ellenizzazione in atto, avevano preso l’abitudine di corteggiare apertamente e sfacciatamente i ragazzi liberi e a praticare l’omosessualità anche tra adulti. Anche in questo caso la riprovazione, il dileggio e la condanna, seppure solo sociale, erano diretti unicamente al maschio passivo (molles).
A seguito dell’eccessivo diffondersi di queste pratiche, cominciarono ad apparire nell’Impero le prime leggi scritte repressive, tra cui la Lex Scatinia[11] del secondo secolo a. C., ampiamente disattesa, che prevedeva solo pene pecuniarie."
Per quanto riguarda il battaglione sacro tebano che hai caitato:
qua c'è un link che ne parla, sempre se interessa, e in cui viene evidenziato come probabilmente si tratti solo di una leggenda.
http://www.giovannidallorto.com/sagg...tebe/tebe.html
se poi dici ancora che le mie sono false verità, ok basta così.
Last edited by huntermaster; 8th July 2014 at 03:03.
si ritenta
un link di una tesina su freeforumnet
il secondo che conferma tutto (che l'omosessualita era altamente praticata)
il terzo sempre di una tesina di non si sa chi che cmq conferma tutto PERO' ponendo l'indice sul passivo
perdona ma ti faccio piu sveglio di fare una differenza tra chi lo infila e' uomo e chi lo prende e' frocio sono entrambi omosessuali. (qua si ripresentano gli schemi bigotti di cui parla incoma e che non capisci)
ed infine nientepopodimeno che il sito di giovanni dall'orto storiografo (eufemismo) di livello enorme. (giornalista di una rivista online gay) ne sa a pacchi proprio del sacro tebano eh
ritenta.
ah sulla lex scatinia, la legge e' molto ambigua e non per l'oggetto non e pervenuto il testo e ce ne parla indirettamente cicerone
anche ai tempi in cui era vigente molti non la conoscevano e l'oggetto stesso era controverso dato che puniva sia lo stuprum di un giovane (quindi chi si chiavava un feminiello come lo dici tu esattamente l'opposto di quanto vuoi dimostrare che il biasimo fosse solo a chi lo "prendesse" mentre chi lo metteva in un buco di donna uomo capra o morto sempre maschio era) ed inoltre puniva chi aveva un ruolo passivo in una relazione (ergo il femininiello, sempre usando il tuo gergo un pelo squallido).
quella legge sempre stando a come ce la racconta cicerone era un calderone in cui si poteva infilare di tutto infatti in eta repubblicana la lex scatinia si narra che venisse utilizzata esclusivamente per screditare gli esponenti politici e basta.
insomma le tesine del cazzo che citano anche erroneamente le leggi lasciamole perdere.
ritenta. ma la cosa che fa sorrire e che cerchi di partire da un aspetto che non puoi dimostrare.
Last edited by McLove.; 8th July 2014 at 03:30.
Non ho mai rivolto a Dio altro che una preghiera, molto breve: "Dio, rendi ridicoli i miei nemici". E Dio l'ha esaudita. -Voltaire-