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Thread: L'unica soluzione.

  1. #31
    Bortas's Avatar
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    Assimilando per assurdo l'esistenza di dio come creatore, sorgono subito delle problematiche sulla sua presenza in base all'infinito di cui sopra, da qui la sua presenza si potrebbe immaginare molto più marginale rispetto al nostro desiderio di essere creature elette da lui...
    Dio potrebbe esistere aldilà della nostra percezione, come appunto uno scenziato che guarda un paramecio al microscopio, può vederlo ma non comunicarci e di conseguenza il paramecio non può comunicare con lo scenziato, anche se quest'ultimo è ad un livello superiore di esistenza. Così come avrebbe potuto creare molteplici esperimenti con più parameci, anche in termini di tempo a disposizione la breve vita di un paramecio non è paragonabile alla vita dello scenziato quindi possono morire grandi quantità di parameci mentre chi lo studia è a farsi un caffè...

    In rispetto all'infinito la comprensione della presenza e del ruolo di Dio è un termini non raggiungibili dalla nostra limitatezza, si noti infatti che viene rappresentato sempre antropomorfo anche non conoscendone la sua immagine...
    LA VERITA' E' LA FUORI! MA ANCHE NO...
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  2. #32
    Lieutenant Commander Alkabar's Avatar
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    Quote Originally Posted by Shub
    Mhà io credo in una dea...e sono un politeista

    Cmq....lascia la chiesa e la religione alle sue pippe, non vedo come una religione possa condizionare la tua vita, almeno che...quelli che ti sono accanto lasciano che loro siano condizionati e in quanto succube dei loro insegnamenti devi piegarti ai dettami del credo che seguono.

    Io personalmente ho fatto battesimo, comunione e cresima ma da quando posso decidere...non metto più piede in una chiesa se non per i matrimoni, la religione così come la "insegnano" allontana Dio dall'uomo e non lo fa avvicinare, perchè parla una lingua che non è quella dell'oggi ma quella di un mondo utopico nel quale ormai credono solo gli stolti e gli illusi.

    Saluti.
    Mi capita spesso di subire la morale cattolica anche la dove non c'entra un cazzo, è assurdo è quello che non sopporto, il fatto che sia una religione che si basa sul nulla e poi detta persino regole. Siccome sono ateo, questa cosa mi rovina la vita, perchè ci sono delle persone a me vicine che si fanno condizionare alle volte, nonostante loro stessi siano poco credenti.

  3. #33
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    Quote Originally Posted by Alkabar
    buone congetture, però il vicolo cieco è falso, o meglio è messo li dai credenti, in realtà nella scienza non hai bisogno di dimostrare la non esistenza, nella scienza dimostri l'esistenza, per come essa stessa è definita. Quindi: uno scienziato che non crede è perfettamente coerente e non compie alcun atto di fede, lo scienziato va a rasoio di occam (minimo numero di regole necessarie per definire un sistema è quello migliore logicamente parlando). Il fedele fa il passo più lungo della gamba e definisce un postulato di cui non può dimostrare la veridicità "dio esiste" per poi ritrovarsi di fronte di nuovo ad altri vicoli ciechi come "il disegno di dio è inspiegabile" . Purtroppo la logica è infame e senza pietà, mettersi a inventare regole ad hoc non risolve mai il problema, lo sposta solo a livello concettuale.
    volevo, nel mio scritto, evidenziare 2 cose:

    1) la naturalità ed inutilità delle domande fondamentali (guida galattica per autostoppisti), un lombrico improvvisamente diventato senziente si chiederebbe: dove sono? per quanto tempo sarò? e perchè sono qui?

    2) la inutile discussione tra razionalità e fede. incomunicabili fra loro almeno fino a quando nn decidano di fare un passo incontro e nn contro l'altro.

  4. #34
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    Quote Originally Posted by Bortas
    Assimilando per assurdo l'esistenza di dio come creatore, sorgono subito delle problematiche sulla sua presenza in base all'infinito di cui sopra, da qui la sua presenza si potrebbe immaginare molto più marginale rispetto al nostro desiderio di essere creature elette da lui...
    Dio potrebbe esistere aldilà della nostra percezione, come appunto uno scenziato che guarda un paramecio al microscopio, può vederlo ma non comunicarci e di conseguenza il paramecio non può comunicare con lo scenziato, anche se quest'ultimo è ad un livello superiore di esistenza. Così come avrebbe potuto creare molteplici esperimenti con più parameci, anche in termini di tempo a disposizione la breve vita di un paramecio non è paragonabile alla vita dello scenziato quindi possono morire grandi quantità di parameci mentre chi lo studia è a farsi un caffè...

    In rispetto all'infinito la comprensione della presenza e del ruolo di Dio è un termini non raggiungibili dalla nostra limitatezza, si noti infatti che viene rappresentato sempre antropomorfo anche non conoscendone la sua immagine...
    il mio ragionamento nn vale per quelli che ragionano

    cmq, personalmente nn ho difficoltà a pensare all'infinito, sia in termini di spazio che di tempo.
    come nn ho particolari difficoltà a pensare che ci sia qualcosa di impensabile.

    Il discorso nn cambia perchè nn importante tanto a cosa pensi, ma, quando parli di Dio, del PERCHE' lo pensi. Quindi Dio o gli dei sono una esigenza della nostra parte irrazionale (parte che ci è stata data in omaggio assieme a quella razionale), che nn può essere esclusa dal nostro essere e che ha valenza differente in ognuno di noi.

    come dicevo in un altro post, razionalità e fede sono inconciliabili fino a che l'uno nn accetti l'esistenza dell'altro. che è poi la ricerca dell'equilibrio all'interno di noi tra ragione e sentimento.

  5. #35
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    Da ciò se ne deduce che Dio nasce dall'esigenza umana di avere una paternità. Non conoscendone quindi gli intenti (se esistono) ci immaginiamo le risposte che darebbe un padre apprensivo ai propri figli, non litigate, non siate disonesti, non rubate, non siate lussuriosi e così via, con questo ci consoliamo avallando questi concetti universali del buon vivere come parola sua, facendone pesare maggiormente al credente le trasgressioni (inferni e punizioni), poi col passare dei secoli la società matura e alcuni dogmi vengono meno con conseguente calo di credibilità del nostro Dio inventato, da qui si dipana il mondo odierno carico di incertezze e disincantato rispetto a quelli che prima erano forti concetti universali...
    LA VERITA' E' LA FUORI! MA ANCHE NO...
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