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Thread: E se tuo figlio

  1. #91
    Lieutenant Commander Galandil's Avatar
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    Quote Originally Posted by ihc'naib View Post
    quasi bello quanto vedere quelli di reply di persone che non sono ne' babbi ne pedagoghi e son convinti di avere tutte le verita' su come si educa un figlio.
    Vivo da 6 anni con la mia compagna E sua figlia di 16 anni, 6 anni fa ne aveva 10. Nel pieno del passaggio da bambina a ragazza. Non ho la verità in mano, ma di certo ne so più di tutti gli utenti a parte 3 o 4, quelli che guardacaso hanno dei figli. Tu, hai figli in casa? Vivi a contatto con la loro realtà continuativamente?

    Ma immagino che dirai che fare lo psicologo/l'assistente sociale è equivalente a vivere quotidianamente 24h su 24 (escluse le ore di scuola/uscite di casa) con un adolescente.

    P.S.: La pedagogia all'italiana è qualcosa di scandaloso. Vissuto in prima persona la retorica e l'idiozia del 95% di tali loschi figuri. Se fai parte di quel 5% che applica il cervello invece delle formulette preconfezionate, buon per te.

  2. #92
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    Quote Originally Posted by Necker View Post
    io ho fatto mente locale, in tutta onestà vi assicuro che non ho mai sentito una volta i miei, nonni compresi, dirmi che non DEVO/DOVEVO (per chi è passato a miglior vita ) usare droghe. Mi avran sicuramente detto che fanno male ma senza fare sto gran terrorismo: l'ho capito semplicemente da solo e senza sbatterci la testa contro.
    L'unica cosa che mia madre mi ha sempre detto era di non fumare.. e infatti è l'unica cosa che ho voluto provare e che ho provato!
    Cosi facendo non ho mai sentito il bisogno di dover provare una droga. Io mi reputo mediamente intelligente, se ha funzionato con me....dirie che può andare no?
    Effettivamente neanche i miei mi hanno mai detto che non dovevo drogarmi... Me lo hanno detto giusto per le canne ...

    Mentre per le sigarette mia madre aveva provato una tecnica diversa...
    "Io non ti dico di non fumare tanto se lo vuoi fare lo fai lo stesso ma magari proprio perche' non ti vieto di farlo magari non lo fai..." (in effetti ha funzionato fino a 16 anni )

  3. #93
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    Quote Originally Posted by Galandil View Post
    Tu, hai figli in casa? Vivi a contatto con la loro realtà continuativamente?
    perchè uno non si può fare lo stesso un'idea?

  4. #94
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    Quote Originally Posted by Rad View Post
    perchè uno non si può fare lo stesso un'idea?
    No. Ma manco per il cazzo. Perché dentro casa, non si va avanti con le frasettine da manuale, le problematiche sono più accentuate, il confronto con un mondo esterno sempre più triviale, ignorante e scevro da responsabilità personali è conflittuale e continuo, perché sono i genitori che sono gli unici costretti a dire "no" e subirsi poi l'incazzatura del figlio e spiegare il perché di quel no, e tante altre simpatiche cose che riesci a capire a fondo solo quando ci sei dentro al 100%. Dal di fuori, è tutto molto facile.

    Quando diventerete genitori, allora capirete di cosa sto parlando.

  5. #95
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    Quote Originally Posted by Rad View Post
    perchè uno non si può fare lo stesso un'idea?
    Se la può fare, ma almeno prima di parlare si documenti.
    Io sono anni che penso "minchia che padre del cazzo che sarò, meglio se mi informo per fare meno danni".
    Non pretendo di sapere come si educa un figlio, però leggendo un sacco, mi è capitato in mano qualcosa riguardo alla pedagogia, al come apprende un bambino, a quali sono i segnali che si devono dare.

    Se meni duro, è come applicare l'elettroshock. Come ben sapete l'elettroshock può guarire delle persone da qualche malattia, tuttavia ha la stessa validità di prendere a botte la tv perchè l'immagine flippa in qua e in la. Magari la metti a posto, ma quali altri danni fai ??

  6. #96
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    non sono daccordo con galandil. una persona IN LINEA DI MASSIMA si può fare un'idea su cosa direbbe/farebbe in una determinata situazione (sto parlando sempre del rapporto con un eventuale figlio). questo non vuol dire che sarebbe la cosa + giusta, o la cosa peggiore; ma non è che qua uno non può dire la sua su "come reagirebbe/cosa farebbe" solo perchè non vive la situazione..

    poi magari scelte di galandil > scelte mie, discorsi di galandil > di discorsi miei, è ovvio, qui c'entra l'esperienza e tutto, ma cosa sia giusto da dire penso ci si arrivi anche se non si è genitori
    Last edited by Rad; 8th December 2007 at 17:38.

  7. #97
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    Quote Originally Posted by Rad View Post
    non sono daccordo con galandil. una persona IN LINEA DI MASSIMA si può fare un'idea su cosa direbbe/farebbe in una determinata situazione (sto parlando sempre del rapporto con un eventuale figlio). questo non vuol dire che sarebbe la cosa + giusta, o la cosa peggiore; ma non è che qua uno non può dire la sua su "come reagirebbe/cosa farebbe"...
    La linea di massima non esiste nella realtà. Non esistono risposte preconfezionate, ogni persona e quindi ogni figlio è diverso l'uno dall'altro. Finquando non ce l'hai davanti, le idee di massima hanno valenza decisamente relativa.

    Dai, ne riparliamo quando avrai un figlio adolescente.

  8. #98
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    Quote Originally Posted by Galandil View Post
    No. Ma manco per il cazzo. Perché dentro casa, non si va avanti con le frasettine da manuale, le problematiche sono più accentuate, il confronto con un mondo esterno sempre più triviale, ignorante e scevro da responsabilità personali è conflittuale e continuo, perché sono i genitori che sono gli unici costretti a dire "no" e subirsi poi l'incazzatura del figlio e spiegare il perché di quel no, e tante altre simpatiche cose che riesci a capire a fondo solo quando ci sei dentro al 100%. Dal di fuori, è tutto molto facile.
    Quando diventerete genitori, allora capirete di cosa sto parlando.
    La realtà non è in bianco e nero. O tutto o niente.

    E' chiaro che come l'esperienza diretta non esiste niente, ma è anche chiaro che l'essere umano ha un minimo documentato le cose al riguardo... visto che è un problema assai diffuso quello di crescere un figlio.

    Non ha senso affrontare un problema senza prima essersi informati al riguardo, quindi come minimo leggere, sentire medici e parlare di come tirarlo su aiuta.

    Poi di fronte al problema metti su esperienza. Ma se lo affronti da sprovveduto cercando di colmare le lacune sul campo, c'è caso che fai dei danni. O anche no.

    Come ben sai a me non piace affidare tutto al caso o alle mie abilità native, e non mi piace improvvisare a meno che non sono assolutamente costretto .
    Last edited by Alkabar; 8th December 2007 at 17:40.

  9. #99
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    Quote Originally Posted by Galandil
    Interessante argomentazione. Profonda e analitica.
    ha segnato il manchester mentre scrivevo quindi ho interrotto per poi editare...
    non capisco tutto questo astio

  10. #100
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    Quote Originally Posted by Alkabar View Post
    La realtà non è in bianco e nero. O tutto o niente.
    E' chiaro che come l'esperienza diretta non esiste niente, ma è anche chiaro che l'essere umano ha un minimo documentato le cose al riguardo... visto che è un problema assai diffuso quello di crescere un figlio.
    Non ha senso affrontare un problema senza prima essersi informati al riguardo, quindi come minimo leggere, sentire medici e parlare di come tirarlo su aiuta.
    Poi di fronte al problema metti su esperienza. Ma se lo affronti da sprovveduto cercando di colmare le lacune sul campo, c'è caso che fai dei danni. O anche no.
    Come ben sai a me non piace affidare tutto al caso o alle mie abilità native .
    Stai ragionando in termini razionali assoluti. Ti faccio un esempio semplice e che ho conosciuto: un mio vecchio amico ha una sorella, ed è figlio di un primario di Neurologia e la madre è Psichiatra. Questo amico ha un comportamento ossessivo, e ne risente parecchio visto che essendo una persona cmq intelligente, SA di avere questo orrendo bug, ma non riesce ad uscirne. Persona over 30. La sorella invece, ahimé, è totalmente bruciata da qualsiasi tipo di droga, ormai è tipo un droide che risponde a malapena agli stimoli esterni, ha uno sguardo vitreo, una che insomma si è distrutta la vita (ora ha circa 25 anni, ma la cosa ormai era sfuggita al controllo fin dai suoi 20 anni). E con quel popò di genitori.

    E' questo quello che dico: allevare un figlio NON significa farsi una cultura in merito, ci devi sbattere il grugno davanti "in real", non esistono risposte pre-confezionate, lo ribadisco per l'ennesima volta, e documentarsi può tornare indubbiamente utile, ma in modo comunque marginale.

    Fare i genitori, e farlo bene, è il mestiere più difficile del mondo. E non ci sono lauree che ti preparino a questa eventualità, esiste in gran parte solo l'esperienza che ti fai con gli anni. A volte stando nel giusto, a volte sbagliando, non siamo sistemi con leggi interne ben definite che agli ingressi U rispondo con uscite X, con o senza retroazione.

  11. #101
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    ha segnato il manchester mentre scrivevo quindi ho interrotto per poi editare...
    non capisco tutto questo astio
    Rileggi, ho editato, il tuo primo post era decisamente vuoto.

  12. #102
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    La linea di massima non esiste nella realtà. Non esistono risposte preconfezionate, ogni persona e quindi ogni figlio è diverso l'uno dall'altro. Finquando non ce l'hai davanti, le idee di massima hanno valenza decisamente relativa.
    vabbene allora qualsiasi cosa pensi io sull'educazione di un figlio è a priori sbagliata perchè non ne ho alcuno.. qui nessuno parla di risposte preconfezionate, è ovvio che i concetti espressi sono sempre quelli (botte useless, discorsi ftw etc) poi sta tutto a come vengono applicati.
    una persona, anche se non ha figli, può benissimo immaginarsi cosa farebbe in quel caso (non per forza cose giuste) immedesimandosi nella situazione, semplicemente riflettendo su quale reazione / discorso sia migliore da avere/fare (e in che modo). poi magari è sbagliato, magari è giusto, magari è peggiore di uno che ha davvero un figlio e l'ha dovuto applicare, ma non è che è sbagliato a priori, cosa che tu stai dicendo. non dimenticare che cmq tutti un'educazione la abbiamo ricevuta (chi + chi meno), e crescendo ognuno si è fatto un'idea di cosa sia giusto/sbagliato ecc...

    Dai, ne riparliamo quando avrai un figlio adolescente.
    ...

  13. #103
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    Quote Originally Posted by Rad View Post
    vabbene allora qualsiasi cosa pensi io sull'educazione di un figlio è a priori sbagliata perchè non ne ho alcuno.. qui nessuno parla di risposte preconfezionate, è ovvio che i concetti espressi sono sempre quelli (botte useless, discorsi ftw etc) poi sta tutto a come vengono applicati.
    una persona, anche se non ha figli, può benissimo immaginarsi cosa farebbe in quel caso (non per forza cose giuste) immedesimandosi nella situazione, semplicemente riflettendo su quale reazione / discorso sia migliore da avere/fare (e in che modo). poi magari è sbagliato, magari è giusto, magari è peggiore di uno che ha davvero un figlio e l'ha dovuto applicare, ma non è che è sbagliato a priori, cosa che tu stai dicendo. non dimenticare che cmq tutti un'educazione la abbiamo ricevuta (chi + chi meno), e crescendo ognuno si è fatto un'idea di cosa sia giusto/sbagliato ecc...
    Rispondo rapidamente all'ultima affermazione, visto che l'inghippo sta tutto lì: solo DOPO aver avuto a che fare quotidianemente con un figlio, ci si rende conto di tante cose che, da figlio, non riesci a capire. Per quanto tu possa essere intelligente e analitico e razionale.

    Non siamo macchine (cfr. il mio reply ad Alka), quando ti relazioni a tuo figlio vi dimenticate tutti della componente emotiva, imprescindibile nella condizione umana.

    E aggiungo, la maggioranza dei reply in questo thread hanno un tenore assurdo. Chi a parlare di cinghiamattanza, chi di ceffoni, chi di analisi con feedback dei dati come fossimo dei robot, in pochi hanno pensato a dire (ma alcuni l'hanno fatto per fortuna, c'è speranza) "ma PERCHE' mio figlio si drogherebbe?". La risposta non è a valle, ma a monte.

    Perché ci sono tante variabili: non solo le mura domestiche, ma l'ambiente esterno che influenza il figlio (vedi randolk e il figlio con gli amici sonari ), i vari media, ecc.

    E quando hai a che fare con TUO figlio, non pensi alle statistiche e al fatto che una certa reazione da genitore ha il tot % di probabilità di riuscire, perché se non rientri in quella %, tuo figlio è fatto. Non tu, tuo figlio.

    Dai, restiamo d'accordo che ci si risente quando avrai un figlio adolescente, poi mi dirai se il farsi un'idea a mo' di GDR è stato sufficiente o meno.

  14. #104

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    Quote Originally Posted by Galandil View Post
    Vivo da 6 anni con la mia compagna E sua figlia di 16 anni, 6 anni fa ne aveva 10. Nel pieno del passaggio da bambina a ragazza. Non ho la verità in mano, ma di certo ne so più di tutti gli utenti a parte 3 o 4, quelli che guardacaso hanno dei figli. Tu, hai figli in casa? Vivi a contatto con la loro realtà continuativamente?
    Gala, tu sicuramente ne saprai piu' di tutti gli utenti a parte 3 o 4 su come si educa quella ragazza.
    Il fatto e' che per come la vedo io, si fa un po' troppo presto a pensare che i bimbi siano macchinette, e che gli input giusti siano sempre gli stessi, indipendentemente dai ragazzi stessi.
    Io non volevo sostenere di sapere come si fa, e l'unica esperienza personale che posso portare e' l'aver visto con un contatto saltuario (istruttore sportivo) tanti di quei caratteri cosi' diversi in bambini della stessa eta' che ipotizzare che esista un modo corretto a prescindere di trattare problemi complessi come quello invocato sia assurdo..
    il fatto e' che sono scettico per natura.. e pensare che qualcuno su questo forum abbia qualcosa di piu' di un po' di esperienza personale sulla pedagogia mi e' difficile.
    Sono pronto a credere a uno qualunque di voi scienziati (non e' offensivo ne' polemico) che sostenete di avere la verita', o per lo meno la verita' di piu' fresca scoperta, su qualcosa di scientifico o tecnologico, ma ho avuto l'impressione che per alcuni l'abitudine a ragionare di cose su cui si sa di aver ragione abbia portato loro ad avere la stessa idea circa le proprie opinioni di pedagogia..

    Ma immagino che dirai che fare lo psicologo/l'assistente sociale è equivalente a vivere quotidianamente 24h su 24 (escluse le ore di scuola/uscite di casa) con un adolescente.
    Io non ho esperienza della qualita' dei pedagoghi come invece tu hai, ma in teoria, direi che per quanto io sia sospettoso nei confronti di quelle categorie, essere uno psicologo assistente sociale dovrebbe voler dire molto di piu' che essere 24/7 con un adolescente, _per quanto riguarda affrontare un caso generico_ .
    Poi, ovviamente, in ogni caso specifico sono d'accordo con te nel sostenere che chi e' a cosi' stretto contatto con il bambino/ragazzo, se non e' un demente, e' una persona piu' indicata di uno psicologo ad affrontare i suoi problemi.. ma per le esigenze specifiche di quel soggetto, per l'esperienza specifica maturata, non perche' se sei stato bravo babbo per un ragazzo allora puoi essere bravo babbo per chiunque e seminare consigli e verita' a destra e a manca. Quello che puo' aver funzionato con il carattere fatto in una certa maniera di un ragazzo potrebbe magari rovinarne un altro.

    P.S.: La pedagogia all'italiana è qualcosa di scandaloso. Vissuto in prima persona la retorica e l'idiozia del 95% di tali loschi figuri. Se fai parte di quel 5% che applica il cervello invece delle formulette preconfezionate, buon per te.
    Io non faccio parte della categoria dei pedagoghi, e ne so cosi' poco che anche pensare di poter immaginare una pedagogia all'italiana diversa da una alla francese mi risulta complicato.. ma non volevo mettermi in contrasto, quanto denunciare il tono di chi, come detto, si comporta come se avesse la verita' in pugno, su un argomento cosi' delicato e sopratutto cosi' variabile come la mente di un adolescente.
    your daily mod
    tendo asintoticamente a Chuck Norris


  15. #105
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    Quote Originally Posted by Galandil View Post
    Stai ragionando in termini razionali assoluti. Ti faccio un esempio semplice e che ho conosciuto: un mio vecchio amico ha una sorella, ed è figlio di un primario di Neurologia e la madre è Psichiatra. Questo amico ha un comportamento ossessivo, e ne risente parecchio visto che essendo una persona cmq intelligente, SA di avere questo orrendo bug, ma non riesce ad uscirne. Persona over 30. La sorella invece, ahimé, è totalmente bruciata da qualsiasi tipo di droga, ormai è tipo un droide che risponde a malapena agli stimoli esterni, ha uno sguardo vitreo, una che insomma si è distrutta la vita (ora ha circa 25 anni, ma la cosa ormai era sfuggita al controllo fin dai suoi 20 anni). E con quel popò di genitori.
    E' questo quello che dico: allevare un figlio NON significa farsi una cultura in merito, ci devi sbattere il grugno davanti "in real", non esistono risposte pre-confezionate, lo ribadisco per l'ennesima volta, e documentarsi può tornare indubbiamente utile, ma in modo comunque marginale.
    Fare i genitori, e farlo bene, è il mestiere più difficile del mondo. E non ci sono lauree che ti preparino a questa eventualità, esiste in gran parte solo l'esperienza che ti fai con gli anni. A volte stando nel giusto, a volte sbagliando, non siamo sistemi con leggi interne ben definite che agli ingressi U rispondo con uscite X, con o senza retroazione.
    Capisco, capisco. Non sono così fuori di testa, .

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