Eh, ma questo è ben oltre le nostre possibilità.
Una volta che si decide di contemplare la teoria della cospirazione, si finisce fra le scatole cinesi, non avendo possibilità di conoscere esattamente le cose. Quindi si va a sentimento e si decide che citare un fatto controverso come "Pearl Harbor" è già un passo dentro all'inciucio. E diventa quasi inevitabile dare interpretazioni ideologiche, perchè si tende a dare alle cose una ragione più vicina alle proprie simpatie.
Gli elementi certi che si hanno sono: che gli USA non erano preparati all'attacco, per negligenza o per colpevole sottovalutazione del rischio (dire "per volontà precisa" sarebbe già dare un'interpretazione personale e simpatetica con certe posizioni ideologiche); che gli USA hanno fatto disastri in politica estera dopo l'attacco; che il governo Bush aveva una strategia che mirava all'affermazione degli USA come unica "superpotenza" con mezzi come l'incremento degli investimenti sugli armamenti, l'indebolimento politico dell'ONU, la guerra preventiva, etc...; da ultimo, che alcuni degli uomini di potere vicini o interni al governo USA hanno biecamente coltivato interessi personali sfruttando la situazione.
Stando così le cose e visto quanto successo negli ultimi 5 anni, si potrebbe pensare, senza dover immaginare cospirazioni, che, molto semplicemente, gli scenari e le strategie prospettati e i piani definiti per il periodo di governo di Bush fossero clamorosamente sbagliati. E che alcuni dei politici americani più potenti siano individui meschini.