Si vede chiaramente il tocco col bicipite. La "parte alta" del braccio non punibile parte dall'attaccatura dell'ascella in su (spalla). Qui invece siamo in pieno braccio (al di sopra del gomito) senza dubbio alcuno, in chiarissima zona punibile. Che sia attaccato o meno al corpo (e non lo è, è indietro e largo, per coerenza con la posizione dell'avambraccio nei fotogrammi precedenti) non rileva, se tocca zona punibile e ne consegue un chiaro vantaggio. E sul fatto che ci sia vantaggio dal tocco non ci sono dubbi, visto come viene orientato lo stop a cadere con il pallone che ferma completamente la propria traiettoria "a seguire" e cambia totalmente rotazione e direzione, diversamente se impatatta col solo petto sarebbe finita completamente altrove, per mere leggi della fisica.
Rocchi nell'analisi del caso si è dotato di ramponi da ghiaccio per un'arrampicata sugli specchi al sesto grado+++ parlando di mancata certezza per mancanza di una immagine chiara.
Ora, premesso che di fronte all'immagine e video girati ovunque (forse non disponibili al VAR? Questo resta il mio dubbio) la mancata certezza del tocco col braccio in zona punibile è una balla bella e buona, se questo è il criterio, leviamo proprio la possibilità di analisi da parte del VAR per queste situazioni, perchè non ci sarà mai "certezza" come intesa da Rocchi, e valga sempre la decisione presa dall'arbitro in campo, nel bene o nel male.
Nel tentativo poi di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte poi afferma "il caso lascia molti dubbi, li ha lasciati anche a noi, ma l'uniformità di giudizio è che in situazioni dove non c'è assoluta certezza sarà sempre la decisione del campo a dover prevalere".
Praticamente un'ammissione di errore con la scappatoia del "non c'è un'immagine chiara e quindi cazzi dell'arbitro che ha fatto la cagata (peraltro assolutamente non l'unica della partita, e niente affatto tutte a favore del Milan, anzi...)".
Penosa difesa d'ufficio secondo me più deleteria per la credibilità generale del sistema valutativo che non dire "è stato commesso un errore ma purtroppo le linee guida che abbiamo concordato danno molta discrezionalità interpretativa al VAR riguardo a cosa significhi certezza assoluta e cosa no".
Ripeto, se la possibilità di intervenire deve essere soggetta a "certezza sanity check" allora leviamo proprio questo ambito di intervento del VAR (verifica del fallo di mano per rigori o convalida gol), perchè moltiplicando le aree di discrezionalità (arbitro in campo + VAR) moltiplichiamo anche la disomogeneità di giudizio/trattamento in casi analoghi.
Personalmente preferisco sbagli uno solo che in più d'uno con catena di errori e palleggiamenti di responsabilità. E resto dell'idea che in situazioni del genere (gol o chiara occasione da gol o potenziale rigore) il VAR debba come minimo suggerire all'arbitro un controllo delle immagini disponibili al monitor, in modo che possa mettere a confronto ciò che ha visto in campo anche in termini di dinamiche e ciò che le immagini possono integrare.