io non so quanti anni ha whiskeyjack però penso nono si riferisse al fatto dei titoli di studio ma delle situazioni, ti fo un esempio io me so diplomato nel 92, all'epoca non è che il lavoro te lo tirassero dietro, però la situazione era un po migliore di oggi nel senso ce c'erano acnora tutti quei lavori che una volta non si facevano per noi italiani perchè era vergogna e che oggi si ucciderebbe per fare, tipo il muratore l'idraulico l'imbianchino l'uscere il fattorino il corriere ecc ecc mentalità diversa chi non aveva voglia di fare l'università tra un lavoro e un altro pian piano qualcosa trovava chi aveva voglia di studiare tra un concorso e un altro qualcosa trovava diciamo che l'esigenza di andare all'estero era solo dettata dal fatto che tu volevi andare a lavorare fuori non per necessità perchè qui non c'è più lavoro, infatti il concetto di vado all'estero perchè qui non c'è futuro appartiene più alla tua generazione axet che alla mia, anche se poi chi se la prende veramente nel culo so io e mica te, perchè te a 30 anni anche se ti chiude l'azienda un ricollocamento lo trovi uno di quaranta i attacca al cazzo perchè è troppo vecchio di 50 anni neanche ne parliamo.
e io del 97 quando ho iniziato a lavorare dopo il congedo pensavo che dopo 15 anni me ritrovavo in sta situazione? con le aziende che chiudevano con la frequenza di uno starnuto e gli stipendi che erano pressochè uguali e i contributi di 15 anni di lavoro che non contano un cazzo?![]()