Su un fatturato di 100.000 euro, un impresa individuale con un solo dipendente, quanto versa di imposte? I conti sono stati fatti in base al costo effettivo per la produzione di lavoro con guadagno al netto delle imposte parziali. Questo il risultato:
Locazione laboratorio di 800 euro al mese: 9.600 all’anno;
utenze 200 euro al mese: 2.400 euro annue;
costo del dipendente per un totale di 30.000 euro;
autovettura di servizio tra acquisto, o leasing, bollo, assicurazione e carburante: 8.000 euro l’anno e con 1.600 euro di deduzione.
materiale acquisito per svolgere l’attività: 15.000 euro l’anno,
interessi e spese bancarie pagate per far fronte agli investimenti dell’attività: 250 euro al mese.
Costo totale annuo pari a euro 61.663,80.
In base a questi calcoli, al lordo di imposte e contributi all’imprenditore rimarrà un reddito pari a 31.200 euro annui. A questo punto emerge quello che Federcontribuenti chiama «l’inganno fiscale».
Il reddito dichiarato, applicando quanto richiesto dall’Erario, sarà pari a 38.336,20 per l’Irpef e ben 69.336,20 per l’Irap, che producono un importo di imposte (Irpef e addizionali) pari ad euro 13.635. Se il fisco avesse consentito di dichiarare il reddito effettivo, con le stesse regole, l’importo delle imposte si sarebbe ridotto ad euro 9.133 euro, quindi il fisco ha aumentato le imposte effettive del 49%!
Al netto delle imposte dunque, il guadagno per un imprenditore sarà pari a 17.565 euro. Da queste ovviamente, dovranno essere decurtate le spese per il commercialista e le imposte dirette e indirette come capo famiglia partendo da un utile di 100 mila euro.