Situazioni scontatissime e già viste mille volte: se ogni volta che si apre una porta o un armadio la musica si alza e compare la stessa faccia cadaverica, alla terza volta non sa più di nulla. Spunto di base buono, con la maledizione generata da una morte violenta, ma svolgimento della trama inesistente, punti che non tornano o che non hanno senso, attori assolutamente mediocri, soprattutto l'inespressiva Gellar, che mi aveva illuso con Cruel intention ma da allora non aveva fatto più nulla di buono. Non mi aspettavo certamente un capolavoro, ma era auspicabile almeno un discretto prodotto come The ring (dal quale The grudge ricopia decine di situazioni, aggiungendo legna alla serie del "già visto", e senza generare un decimo della suspance).
Ci troverete un po' tutto del cinema horror orientale degli ultimi anni, tipo minestrone, ma parecchio insipido.
E poi il fantasma che uccide facendo i rutti al telefono mette sinceramente poca paura!![]()
Sinceramente sconsigliato.
Alla prossima