http://www.repubblica.it/2005/f/sezi...la/aquila.html
L'Aquila, branco di minorenni romeni
vittime due sorelle di 12 e 14 anni
La segnalazione delle insegnanti e delle amichette
che hanno visto alcune scene riprese con i video-telefonini
L'AQUILA - Due sorelle di 12 e 14 anni sono state costrette dai loro "fidanzati" ad avere rapporti con gli amici. Un vero e proprio 'branco' formato da sette ragazzini tra i 15 e i 17 anni e un maggiorenne, tutti romeni, tra cui alcuni clandestini, che ha ripetutamente abusato sessualmente delle due sorelle residenti a L'Aquila. Le violenze si sarebbero svolte in un appartamento del capoluogo abruzzese e all'aperto, al Parco del Sole, durante la scorsa primavera e fino al mese di maggio.
Con l'accusa di violenza sessuale in concorso tra loro, il tribunale per i minorenni ha emesso un provvedimento di custodia cautelare per uno dei due "fidanzati", ha disposto la permanenza in casa, sotto la tutela dei genitori, per altri cinque e per l'ultimo ha ordinato il collocamento presso una comunità di accoglienza. Il maggiorenne, invece, è stato fermato, anche se dopo la convalida è tornato in libertà.
Nella triste vicenda sarebbe coinvolto anche un uomo di 35 anni, sempre di nazionalità romena, che comunque non è stato rintracciato. Nei confronti di quest'ultimo l'accusa parla, oltre che di pressioni psicologiche, anche di violenze fisiche per indurre una delle due giovanissime ad avere rapporti sessuali.
La storia è saltata fuori per caso, quando le insegnanti di una delle due ragazzine ha notato qualcosa di strano nel comportamento della sua alunna. Ai sospetti iniziali si sono aggiunte le segnalazioni di alcune amiche venute a conoscenza della vicenda dopo aver visto alcune scene dei rapporti sessuali girate con i video-telefonini. Secondo l'accusa, infatti, coloro che non partecipavano attivamente al "rito" filmavano con i telefonini i rapporti sessuali. A questo punto sono stati chiamati i genitori che, dopo essere stati messi al corrente di quanto stava accadendo, hanno sporto denuncia.
La terribile esperienza è stata confermata anche dalle reazioni delle stesse vittime che, nel periodo incriminato, apparivano molto turbate. Una delle compagne di scuola sarebbe stata anche minacciata di morte da un componente del "branco" qualora avesse confermato le accuse. Tutte le testimonianze in mano all'accusa confermano che le due ragazzine venivano costrette ad avere rapporti sessuali con l'intero gruppo con la minaccia: "Se non lo fai, tra noi è finita".
Le due giovanissime sorelle hanno ammesso di essersi fidanzate con i due romeni e di aver avuto con loro rapporti sessuali completi. Le due ragazze sono ora assistite da una psicologa e da un'assistente sociale.