Dal corriere:
Terremoto al Nucleo Operativo di Roma: trasferiti ad altro incarico gli
ufficiali che hanno indagato sullo scandalo.
Terremoto in arrivo al Nucleo Operativo dei Carabinieri di Roma. Saranno
trasferiti i principali artefici dell'inchiesta su Calciopoli: il tenente
colonnello Giovanni Arcangioli, comandante del Nucleo Operativo di Roma, e
il maggiore Attilio Auricchio, titolare dell'indagine per conto dei pm di
Napoli Narducci e Beatrice, «passeranno ad altro incarico».
Ma è ovvio che una decisione del genere non può che alimentare polemiche.
Anche perché i carabinieri che hanno portato avanti l'indagine per lungo
tempo sono stati a lungo il bersaglio di accuse da parte di molti degli
indagati. Le loro informative alla Procura di Napoli che si basavano sulle
oltre diecimila telefonate intercettate durante l'anno calcistico 2004-2005
sono state ritenute figlie di una ricostruzione parziale, molto spesso
lontana dalla realtà. Ovvio che si trattasse di accuse provenienti da chi è
stato travolto dall'anno di intercettazioni che hanno messo a nudo il
sistema che ha inquinato e stravolto a proprio piacimento tutto il calcio
italiano. Ma gli uomini dell'Arma che hanno condotto l'inchiesta sono finiti
nell'occhio del ciclone anche per la fuga di notizie che ha portato alla
pubblicazione integrale di tutte le informative redatte per conto della
Procura di Napoli.
ORA RINFRESCHIAMOCI LA MEMORIA CON INFORMAZIONI DA UN VECCHIO ARTICOLO SEMPRE DEL CORRIERE.
Il 19 luglio 1992 il giudice Borsellino veniva dilaniato da una bomba mafiosa con gli uomini della sua scorta. Un carabiniere, dopo qualche ora, si avvicinò ai resti dell'auto e raccolse la borsa del magistrato. Ora è indagato a Caltanissetta per avere trafugato l'agenda di Borsellino con gli appunti sull'omicidio Falcone e probabili spunti sulla trattativa tra Stato e mafia. Quel carabiniere è Giovanni ARCANGIOLI: è lui a coordinare le indagini ed avere istruito le intercettazioni.
Al suo fianco c’è Aurelio AURICCHIO. Anni fa venne accusato di avere manipolato intercettazioni telefoniche. Lui querelò per diffamazione chi lo accusava di taroccare le intercettazioni, ma i tribunali gli diedero torto. Gli investigatori (Arcangioli e Auricchio) che hanno lavorato alle intercettazioni sono uomini di assoluta fiducia del generale Mori, capo del Sisde.
google ftw
A Saper cercare alle volte si trovano connessioni e situazioni non note a molti.
Molti mi infameranno come al solito, nun me frega, mi basta che ce ne sia solo 1 che legga che si informi e magari gli venga qualche dubbio.
Ioo non ho certezze sono pieno di dubbi, e sono contento di averli, perche solo chi ne ha cerca la verita' nelle cose.![]()