L’avventura è ambientata praticamente ai giorni nostri, o quasi, cioè nel 2008. Torna, salvo imprevisti, ed in maniera attiva la Umbrella, mai veramente sconfitta e pronta a essere di nuovo protagonista ripartendo dall’Africa (Somalia?) con una nuova minaccia, creata sfruttando probabilmente il siero ricavato dal misterioso “estratto” dalle plagas, finito in mano a Wesker, sapientemente mischiato ad un nuovo tipo di virus sintetico. Quale possa essere il risultato di questa operazione è difficile da capire. Noi due anni fa, tra le altre cose, avevamo ipotizzato, in uno speciale sui survival horror “next-gen”, la presenza di tre stadi evolutivi, sull’uomo, della probabile nuova arma batteriologica. Il primo era quello che provocava negli individui uno stato semi-confusionale misto ad una forte aggressività (una sorta di ‘roid rage’, sintomo che nella realtà colpisce ad esempio chi abusa di steroidi). Tuttavia in questa fase i contagiati sarebbero stati ancora senzienti. Il secondo stadio, che sopraggiungeva probabilmente dopo poche ore dall’infezione, trasformava le vittime in creature senza alcun raziocinio o senso logico, sul tipo degli infetti di 28 giorni dopo. Il terzo e ultimo era la non-morte: una volta uccisi senza che il loro cervello avesse subito danni, le persone “appestate” di cui sopra non sarebbero morte del tutto ma resuscitate come zombi. Purtroppo però, le ultime notizie che giungono dal Giappone in proposito sembrano smentire queste ipotesi: i nemici, questa volta, saranno più intelligenti del solito e molto più umani… Ma a questo punto ci chiediamo: cosa c’entrano con la saga Biohazard? In questo modo, qualsiasi possa essere l’evoluzione della serie, dello storyline e degli stessi esperimenti della Umbrella, il franchising appare snaturato. Staremo a vedere. Certo non bisogna sottovalutare l’impatto che nemici di questo tipo possono avere nei confronti dell’opinione pubblica ignorante in materia di videogames: già in passato la saga ha avuto qualche problema con alcune associazioni di genitori contro la violenza in tv e nei giochi, e si parlava di zombi e ragni giganti, figuriamo ci cosa potrebbe accadere ora che si tratta di “quasi umani”.