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jamino
Tornando a un tema affrontato precedentemente in questo 3D, con buona pace del simpatico bakaras questo si trova oggi a pag 23 del Sole 24 ore:
"Patrimonio netto negativo per il bilancio consolidato dell'As Roma al 30.6.2007. E' il dato principale che emerge dai conti della scorsa stagione sportiva, approvati dal consiglio del club giallorosso venerdì sera....
Il patrimonio negativo, per 8,8 milioni di euro a livello di gruppo (era di 67,8 milioni nel 2006) comporta che la società dovrebbe essere ricapitalizzata. Altrimenti il club dovrebbe portare i libri in tribunale...
L'ipotesi della ricapitalizzazione non è però contemplata nei piani della società di calcio controllata al 67% dalla famiglia Sensi attraverso la Compagnia Italpetroli. Il controllo è condiviso con Capitalia, la banca da ieri incorporata in Unicredit, proprietari al 49% della Italpetroli. La società giallorossa si è lanciata in una acrobazia contabile, alla pari di altri club (inter, Milan, Lazio) che dovrebbero assorbire nei conti gli oneri sul costo dei calciatori che erano stati spalmati in diceci anni grazie alla legge salva-calcio del 2003. Ma poi il periodo di grazia è stato dimezzato a cinque anni dalla UE.
Per coprire gli oneri pluriennali non ancora ammortizzati, pari a 80milioni di eruo al 30.6.2006, la Roma ha scorporato il marchio, valutato 125 milioni da un perito (Giovanni fiori), lo ha conferito a una controllata, la Soccer di Brand Management Srl, creando una plusvalenza di 123,1 milioni dal nulla.[/b] Il marchio non è stato venduto, ma è rimasto in famiglia: la Roma possiede il 97,4% della Soccer: l'altro socio, con il 2,6%, è la Brand management Srl che ha versato 10.000 euro di capitale.
La Brand Management appartine per il 50% a Cristina Sensi, l'altro 50% è della Dao Consulting Srl, posseduta da due professionisti di sponsorizzazioni, Stefano Dealessi e Edoardo Ottaviani.
Con questa magia, la Roma ha iscritto una plusvalenza di 123 milioni nel proprio bilancio separat al 30.6.2007, nel quale dichiara un utile di 10 milioni e un patrimonio netto positivo di 110, 26 milioni. Ma sono valori fittizi.
Intanto gli oneri residui per 80 milioni sono stati riassorbiti in sordina con una riesposizione postuma nel bilancio al 30.6.2006, fatta - dice la società - per l'applicazione dei principi contabili internazionali: in questo modo nel bilancio 2007 tali oneri non appaiono neppure.
Invece nel consolidato, da quale vengono eliminate le pusvalenze infragruppo, lo scorporo del marchio non ha prodotto effetti contabili, per questo è emerso un patrimonio netto negativo.
Il consolidato dichiara un utile netto di 14milioni, ma anche questo è un valore fittizio."