:rotfl:
Barbie io quest'anno ho prenotato al Sestriere, il primo giorno ci andiamo a informare per l'elicottero.
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sentite io di stare a perder tempo su chi c'ha ragggione proprio non ne ho voglia, ma ho letto cose abbastanza aberranti. Se pensate che sia giusto in altro modo, oh, contenti voi, la mia l'ho detta, se qualcuno l'ha interpretato come un modo per insegnare qualcosa al mondo, vabbè fatevi vedere da qualcuno.
non e' come uno interpreta necker. E' come uno dice le cose e questo ulteriore reply lo conferma.
Ma comunque frega un cazzo sinceramente, ma dovevo passare il pomeriggio in qualche maniera al lavoro :sneer:
Rispetto la tua convinzione, la mia è differente. Per me rientrano nell'alveo dei comportamenti coglioni anche quelli che, esclusivamente per godersi il brivido adrenalinico o scatenare altri circuiti della gratificazione endorfinica e non, ti fan pagare con la vita o con gravi infortuni invalidanti le conseguenze di un'esposizione al rischio per il puro piacere edonistico, per il divertimento, anche senza coinvolgere altri. Per me ti sei comportato da coglione se ti ammazzi solo per provare una scarica adrenergica, non solo se ammazzi qualcun altro.
Il mondo è bello perchè è vario, e se mi permetti in questo caso siamo nel campo dell'assoluta soggettività di valutazione, dettata dal giudizio personale e dal proprio "filtro" influenzato della propria cultura, età, sensibilità, personalità, valori, educazione, ecc.
Rispetto al discorso del saggio, beh, in questo caso siamo per l'appunto nel mero campo delle opinioni, e quindi è corretto affermare che è vero tutto e il contrario di tutto, visto che siamo nell'assoluto campo della soggettività: non stiamo certo discutendo ne di codicilli legulei ne di dati scientifici, campi nei quali si può avere una libera opinione ma non si può mai perdere di vista il valore assoluto dell'oggettività fattuale, che non è opinabile.
Qui non c'è nessun dato oggettivo che dimostri che chi si lancia con un paracadute o si infila in mezzo alle rocce appuntite con gli sci ai piedi è un saggio che ha capito come ci si gode davvero la vita o un imprudente in cerca di guai, quindi ognuno è liberissimo di pensarla un po' come gli pare, e pensare che è una coglionata imprudente non vuol dire necessariamente autoinibirsi quel tipo di comportamento: posso anche pensare che gettarsi col parapendio è una rischiosa coglionata, ma decidere di farlo comunque avendone soppesati i rischi perchè mi diverte da morire (...sagace frase dallo humor inglese...).
Se proprio volessimo a tutti i costi cercare un barlume di oggettività, premetto forzatamente, dovremmo dire che avendo la nostra specie come tutte quelle viventi l'obiettivo di sopravvivere e riprodursi per perpetrare la specie, l'esposizione a rischi inutili al raggiungimento del primo o al secondo fine contraddice la nostra stessa natura... ma non voglio fare del sofismo.
Quindi per concludere ribadisco che anch'io lo trovo come te umanissimo (e questo non ne fa automaticamente qualcosa di ontologicamente "giusto") ma al tempo stesso darwinianissimo (e questo non ne fa automaticamente qualcosa di ontologicamente "sbagliato"), visto che inevitabilmente tenderà ad eliminare dai nostri geni, in milioni di anni, non la mera fisiologica propensione, ma l'eventuale eccessiva sistematica propensione all'esposizione al rischio inutile. Ed è darwiniano nella misura in cui, in senso positivo, migliorerà la specie per coloro che rischiano e sopravvivono, perchè spingendola verso limiti inesplorati ne migliorerà epigeneticamente le caratteristiche. Come alle giraffe in milioni di anni si è allungato il collo a forza di protenderlo per arrivare a brucare i più alti rami magari a noi si ispessirà l'osso frontale cranico a furia di cozzare contro i massi di testa sugli sci, o assorbiremo meno colesterolo dai cibi grazie a modificazioni enzimatiche, esattamente come siamo divenuti in grado di respirare ossigeno invece che fare la fotosintesi clorofilliana.
Il che, ripeto a scanso di equivoci, non vuol dire automaticamente che io viva o ritenga sia doveroso per me e per gli altri vivere in una teca di cristallo.
Mi sembra anche troppo forzatamente si arrivi a questo passaggio sinceramente.
Voglio dire, sopravvivere forse ok, ma riprodursi ? Simili agli animali ma con una grande differenza, noi abbiamo la libertà di scelta, tale per cui c'è chi sceglie liberamente (o no :sneer:) di non tramandare i propri geni, o sceglie di morire (anche se sul suicidio sarebbe possibile una digressione molto ampia).
Insomma, contraddire la nostra stessa natura sulla base della "legge di conservazione animale" mi sembra oltre il forzato.
io so' solo che mia moglie mi ha costretto a non fare sky diving in caso rimanga incinta nei prossimi 2 mesi :(
Premesso che ho fatto io stesso la premessa, ed è ovviamente una forzatura dialettica, ritengo che tu attribuisca alla specie umana una capacità di porsi al di là delle leggi naturali che nella realtà e nei dati di fatto non ha.
Non a caso infatti, nonostante la libera scelta, ciò che facciamo come specie non è altro che cercare di sopravvivere e di riprodurci per perpetrare la specie, esattamente come tutte quante le altre specie viventi. Abbiamo una maggior consapevolezza grazie ai nostri lobi frontali, ma ciò non ci pone al di fuori della legge di natura, che infatti come specie rispettiamo appieno.
Ma siamo andati OT.
Mi spiace per l'OT ma continuo a dissentire.
Io singolo che scelgo io di mia personale volontà di non volere una prole, vivo la mia vita e crepo senza tramandare geni ?
Io singolo che scelgo io di mia personale volontà di non voler più vivere, perchè il mondo è infame ed Equitalia mi si è mangiata l'anima, e mi do fuoco e schiatto ?
Come possono tali comportamenti non essere, oltre che un esempio di qualcosa di assolutamente unico nel panorama "animale", anche la prova che la nostra arbitrarietà ci permette di andare contro la "legge di natura".
Anche come "specie" ci discostiamo dal resto degli animali, siamo l'unica al mondo che invece di integrarsi nell'ambiente nel quale si trova, lo modifica e lo sfrutta fino al collasso.
Insomma, non vedo come poter ridurre il tutto ad una selezione naturale quando alla fine ci andiamo contro.
ed e' proprio questo che contensto e che contestava l'autore del saggio che citavo: troppo spesso si arriva a parlare di opinioni ed il ricorso al "vabbe sono opinioni" non fai mai arrivare ad un punto intellettualmente lodevole perche anche fatti assurgono il livello di opinioni e quindi tutto diventa il contrario di tutto.
e non e' cosi.
tu parti dall assunto, sbagliato a mio avviso, che solo le azioni "sane" o che "tutelano" o fatte in "sicurezza" possano provocare senso lato un piacere tutto il reasto ->>> neanderthal.
e questo a mio avviso e' un assunto sbagliato anzi moltissime cose che provocano un piacere sono tutt'altro che "sane"
il mio assunto e' che alcune attivita anche se potenzialmente "negative" per la propria incolumita' e tutela possano provacare, anzi provocano, un godimento nel senso edonistico e piu ampio del termine.
la scelta e' semplicemente un tradeoff personale tra voglia di incolumita' ed altri aspetti ma e' innegabile che determinate attivita siano piacevoli psicologicamente o semplicemente chimicamente.
ora se parliamo di scopare sono sicuro che tutti quanti diranno che e' un attivita piacevole. ma cosa e' scopare se non una serie di fenomeni meccanici chimici ed infine psicologici?
e non e' la stessa cosa, per citare volutamente un eccesso, spararsi in vena la morfina?
solo che nel primo caso idealmente non subentrano schemi di tutela personale etc nel secondo invece si al di la della moralita' (e perdona la moralita' io la metto sempre fuori da ogni discorso non perché sia una persona immorale ma perche sono fermamente convinto che i canoni morali siano troppo suscettibili al luogo ed il tempo.) fermo restando che anche scopando come un coniglio aoe potrebbero subentrare substrati inibitori e scelta di astinenza (nei confronti della religione per chi ci crede, di copia se si ha un partner fisso etc.)
ma e' indubbio che scopare, l'atto di scopare sia piacevole come atto cosi come lo e' spararsi la morfina in vena come atto, la diversita e tutto una serie di inibizioni e limiti che consicentemente uno puo importi o meno.
la scelta personale o l'opinione non e' perdonami il termine ex post, ed altrui: uno puo decidere di non scopare o non farsi una pera di morfina prima ,e li e solo li ,subentrano le inibizioni, l'autotutela fisica o psicologica ed eventualmente l'etica
Ma ripeto e' indubbio che l'atto scopare sia piacevole nel senso piu edonistico del termine.
e indubbio altresi che molte attivita' diano un godimento psichico o chimico quindi non si entra nell alveo delle opinioni ma delle Inibizioni personali per aspetti personali.
fare sci, snow, parapendio fare uno sport da combattimento puo non essere positivo sotto un aspetto della autoconservazione ma lo e' certamente dal punto di vista edonistico... non si tratta di essere malati o uomini di neanderthal e quindi l'evoluzione della specie-->darwinismo.
ora il tizio che scopa come un coniglio secondo il tuo ragionamento deve essere ben visto, e' un figo blabla uno invece che il suo godimento l'ha nell andare a 300km/h o uno che lo ha nel gettarsi col paracadute o farsi una traversata in solo in barca a vela invece e' un primate perche al posto di spruzzare sperma rischia la sua incolumita'?
cosa spinge un ragazzo a prendersi cazzotti e calci in bocca e darli rischiare di farsi male e farti male tornare a casa tumefatto e fare rischiare di fare male in uno sport da combattimento , e ti parlo di questo perche l'ho fatto per tanto tempo, ma potrei parlarti di altro, come del fuori pista o di ogni altra attivita che presuppone un rischio, ed ognuno non vissuto solo in pantofole potrebbe indicarti le sue esperienze
cosa spinge ad accettare l'eventuale, e non certo, rischio?
l'edonismo, il puro godimento, l'adrenalina le endorfine e tutto quello che da un punto di vista biologico tu mi saprai spiegare meglio e con piu conoscenza ed infine, anche l'aspetto psicologico dell ego, la sfida il superarla. Su questo c'e' ben poco da discutere e' un fatto non ci possono essere opinioni su questo.
ed ancora altro aspetto ignorato in un mio post: anche molti lavori (o sport professionistici che di fatto sono lavori ) sono pericolosi, la tua moralita' o darwinismo in tali casi non vacilla perche c'e' una retribuzione?
quindi siamo disposti ad accettare un rischio che ne so senza scomodare gli sportivi miliardari, accettiamo il rischio di prenderci una pallottola facendo il poliziotto, laddove c'e' l'edonismo della retribuzione ed il denaro, mentre una "retribuzione" personale invece e' merda? -> neanderthal? mi sembra un po intellettualemente debole come argomentazione o giustificazione.
suvvia incoma il vs concetto darwiniano e' l'essere umano in pantofole in una boccia di vetro?
allora meglio neanderthal ;D
quindi no ancora una volta non siamo dinnanzi ad un aspetto di opinioni non c'e' un opinione sul fatto che determinate attivita facciano bene, senso lato, e siano piacevoli e' un dato di fatto e questo continuo a dire dall inizio e continuo a dire che ciascuno autonomamente accetta il rischio e nessun altro e in alcun diritto di pensare che sia un primate
semmai c'e' una scelta preventiva dall astenersi dal farle (siano sport attivita o lavori) perche per talune persone (e qua sta la vera diversita') lo spirito di conservazione e' superiore... sia esso il rischio di prendersi l'aids, il farsi un fuori pista , fare uno sport da combattimento, fumarsi una sigaretta o fare una professione ad alto rischio di incolumnita'.
tutto si puo banalmente concludere con un semplicissimo chi non risica non rosica .
No, e se leggi bene l'ho anche scritto più volte espressamente.
Il dati oggettivi sono che 1) sono azioni altamente pericolose o comunque con un grado di pericolosità relativo decisamente superiore a quello di altre attività ludico-ricreative e 2) a molti piace farle perchè scatenano il rilascio di adrenalina o altri mediatori chimici che appagano e danno gratificazione, e questo supera per queste persone di gran lunga la fisiologica ed innata resistenza a praticarle correlata al rischio per la propria incolumità percepito (ammesso che sia correttamente percepito, ma questa è un'altra questione...)
Questi sono gli unici dati oggettivi incontestabili.
Poi tutto il resto, ovvero la valutazione del rapporto rischio/gratificazione, è pura soggettività, e come tale non è discutibile in ragione di chi dice il vero o il falso, sono solo opinioni soggettive: la tua e di molti altri è che il gioco valga la candela perchè sono sì più pericolose di altre ma talmente divertenti e che è indispensabile farle perchè senza di esse la vita sarebbe una noia mortale, la mia e di molti altri è che sono delle coglionate inutilmente pericolose e che la vita è estremamente piacevole e gratificante facendo milioni di altre attività che attivano i centri dopaminergici e della ricompensa anche senza dover fare per forza quelle.
Nessuno dei due ha la possibilità di convincere l'altro, proprio perchè sono dei semplici e legittimi punti di vista, e non c'è nulla che possa dimostrare che una delle due percezioni è oggettivamente giusta o sbagliata.
Alcuni continueranno a considerarle delle figate irrinunciabili, altri delle pericolose stronzate superflue.
Chi si vuole cimentare, prego, libero di farlo, e non voglio certo nemmeno impedire a chi le fa di pensare che son cose senza le quali la vita non vale la pena di essere vissuta; ciò non mi esautora dal diritto di pensare e dire che sono delle coglionate e chi ci lascia la pelle se l'è andata di molto a cercare, senza che qualcuno salga in cattedra cercandomi di dimostrare che è oggettivamente è il contrario, ed il suo legittimo e rispettabile quanto il mio punto di vista debba assurgere a verità incontestabile.
I fatti sono fatti, le opinioni sono opinioni.
vabbe non hai risposto ad uno uno solo dei miei spunti se non allentare il tiro sul'aspetto fisiologico(che e' incontrovertibile), ho perso interesse come le tante volte che ci scambiamo piu di un reply.
ti ho dimostrato come attivita che sicuramente tu reputi "buone" producano gli stessi effetti edonistici (fatto non opinione) di attivita che nel tuo personalissimo darwinismo siano " non meritevoli" e che tutta la distinzione sia fatta da accettazione del rischio, inibizioni, autotutela o eccesso di essa, gusti, timore, moralita'.
cioè che il fatto e' edonistico, c'e' poco da controbattere , la privazione e' una scelta se subentrano altri fattori ma che tali fattori successivi siano positivi o siano mediati dalla logica e' un tuo assunto.
si potrerrebbe allargare anche il discorso ad aspetti non fisici ma ripercussione non traumatiche con un po di elasticita mentale laddove chi muore in un fuorispista e' meglio di chi si conduce un esistenza miserrima: tipo il ragazzino che gioca al computer tutto il giorno e non studia, quindi da sfogo al suo edonismo o ciò che gli provoca piacere e' ,senso lato, neanderthal perche' fa qualcosa che di fatto puo' creargli un nocumento, non fisico chiaramente, ma di futuro carriera etcetc.?
quindi mettiamo anche lui nel sacco di chi se muore ci fa un piacere? evviva l'evoluzione?
si tratta solo di elasticità mentale e non catalogare in termini binari : tu buono, tu brutto... che e' veramente neanderthal
tra l'altro anche un altro aspetto sarebbe da analizzare cioe che l'evoluzione della specie non e' detto che sia positiva' specie se l'evoluzione e' cagarsi in mano di vivere o accettare qualche rischio che non sia una contusione all alluce per la caduta del telecomando.
e di questo proprio tu ne dovresti essere un esperto (intendo dato la professione che fai , se non erro) visto che attualmente la specie umana tende all obesita' ed alla sedentarieta' all ignoranza etcetcetc ed a pratica di vita quotidiana tutt'altro che salutare, tale da fare pensare ad un Involuzione della specie.... magari nei riti di iniziazione nell isola di vanuhatu o in quelli analoghi in messico,retaggio degli aztechi e pratiche analoghe all'odierno bungee jumping, non campavano tutti ma almeno quelli che sopravvivevano erano uomini non jabba the hut in pantofole.
dialogare con te e' uno sport estremo, ed il mio spirito di conservazione fa si che mi ritiri nelle mie stanze... buona lucidata di pantofole e stretching all' indice: homo pantofolus judicantis.
Ebbene sì, dialogare con me cercando di convincermi di cose che non stanno ne' in cielo ne' in terra, come la conversione delle legittime opinioni in dati di fatto incontrovertibili, attraverso voli pindarici che mirano a rendere lecite e libere elucubrazioni personali dati fattuali incontrovertibili è uno sport non scevro da rischi.
Come al solito leggi distrattamente (non voglio presumere la cattiva fede, altrimenti sarei costretto a pensare che leggi e poi estrai selettivamente ciò che ti fa più comodo... deformazione professionale?) e noncurante di ciò che argomentano gli altri vai a diritto per la tua strada; appurato ciò non mi resta altro che augurarti buon viaggio.
Juve merda
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Se schumy potesse leggere queste pagine sarebbe commosso
più che altro se ve leggesse un settantenne qualsiasi rimarrebbe un po sconsolato di dove siamo andati a finire, e che cazzo fatevelo un giro sulle montagne russe o un salto dal trampolino in piscina magari vi da soddisfaizione come guidare una ferrari in salotto o sparare a 2 baluba in cameretta. :sneer:
sta diventando stucchevole sta cosa veramente un povero cristo comune crepava e tutti zitti e gli davan pure del coglione.
Infatti tutto sto puzzo perché è Skiumaker. Se era Gigi er' Pizzicottaro tutti a scrive "anvedi sto coglione volevà fa lo splendido fuori dalla pista!"
Se invece di andarci lui ci andava chi ci doveva andare un succedeva na sega e sul discorso sicurezza/adrenalina... Tutti nella vita abbiamo fatto cazzate e ci piacerebbe rifarle, la differenza sta tra chi pensa alle conseguenze e si caga e chi invece ci pensa e se ne fotte o ancora meglio un ci pensa e se ne fotte.
Io me ne fotto, ormai sono anSiano, sono un ciccione di merda e se riprovo a fare anche solo una minicazzata fo la figura di Pieraccioni nel su ultimo film, quando prova a scappare senza pagare il conto...ecco...
MI spiace molto x Schumacher, spero che si riprenda ed anche senza troppi danni cerebrali.
Fatta questa doverosa premessa dall'articolo del corriere sembra chiaro che la responsabilità dell'incidente sia da attribuire totalmente a lui, chi qui di noi nn ha mai pisciato fuori dal vaso qualche volta nella vita...spesso ti va bene....altre volte no.
11:49 uscito dal coma
Ho letto, e ne son contento, ma si sa in che condizioni si trova come danni?
a quanto scrivono pare che comunichi solo con gli occhi ma abbia la piena capacità di compresione,
a breve dovrebbe essere trasferito in un clinica per iniziare la fase di recupero.
Speriamo che possa recuperare al 100% ho letto non fosse possibile anche se di sicuro ha avuto ed avrà le migliori cure possibili.
rubate le cartelle mediche.
la portavoce diffida i media dalla pubblicazione...
certo che essere merde fino in fondo...
Che schifo.
vabbhe ma finche' ci sono idioti che comprano i giornali tipo scandalo 2000 e cazzate varie ovvio che ci sia gente senza scrupoli per fare soldi...