Quota dove ho detto qualcosa i merito alla giustezza o meno dell'omosessualità.
Io ho discorso sulla natura dell'omosessualità.
Ho discorso sul fatto che esistono leggi naturali che l'uomo cerca di comprendere.
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Beh sbagli perchè il fatto che in tutte le molteplici culture umane l'omosessualità sia sempre esistita dimostra che non è una questione di cultura.
Da quel trafiletto che ho ben che spiegato in lungo ed in largo si capisce perfetamente lo studio.
Questi 2 brani, in cui fai riferimento all'omosessulaità come contraria alla legge naturale (nella valutazione della chiesa) e in cui poi avalli tale discorso (a mio parere) con un ragionamento sulla sopravvivenza della specie e che rimanda appunto a una supposta legge naturale...
Io non giudico mai quello che accade sul piano naturale.. quello che e' in natura e' in natura, punto e basta. La parte interessante e' capire il come. Ma li' si tratta di curiosità, non di ricerca di un contesto morale.
Beh, si', solo che sono piu' semplici (altrimenti sarebbero inutili)Quote:
...ma la interdipendenza non è identità, per cui di fatto le legi del livello "superiore" sono nei fatti un altra modalità di esporre le elggi del livello "inferiore"..
Beh. ripeto io non l'ho neanche letta. Non ho tempo. Pero' se e' ininfluente punto e basta. Ha a che fare con la discussione dei diritti degli omosessuali?Quote:
PS scusa una cosa per Hudlok sula ricerca citata, guarda quella ricerca per me è ininfluente da 2 punti di vista:
1) a me del ruolo dell'omossesualità nell'evoluzione non me ne po fregà di meno, proprio perché a me interessa l'aspetto "culturale" che è quello su cui si costruisce la morale e il diritto
2) con tutto il rispetto da quel trafiletto non possiamo avvere idea del valore sicnetifico della ricerca.
Non ci dice nulla sulla metodologia dello studio per cui per me vale nulla.
Scusa ma chi se ne fotte del fatto che in tutte le culture ci sia omosessualità.. E' totalmente ininfluente.
La cosa influente è come "culturalmente" tale fatto venga considerato nelle società.
Punto.. il resto son fatti non interessanti, o sono interessanti quanto il fatto che esitano i biondi e i mori, che le bionde attizzino per qualche buffo motivo legato alla maggior fertilità del paleozolico o altro...
Spero di essermi speigato....
La legge naturale nel primo quote era presente nel testo che ho riportato quando vicino ho elencato diversi altri punti di vista.
Sulla legge naturale del secondo quote scrivo che esiste una legge naturale di cui qualcuno si arroga portatore.
ARROGA.
ARROGAAAA. Controlla cosa vuol dire.
Chieldilo a chi l'ha postata...
Io sono intervenuto solo per dire che non ha senso parlare di legge naturlae in riferimento a un provvedimento di diritto positivo legato alla perseguibilità degli omosessuali...
Poi il discorso ha deviato e ho dovuto motivare il perché della mia affermazione.. tutto qui
No no tu hai scritto una molto cosa diversa tu hai scritto:
Ossia hai detto che la legge esiste "in se" e poi la gente si arroga il dirtto di intepretare...
Che è cosa ben diversa...
Con molta simpatia prima di chiedermi di controllare il significato delle parole rileggiti quello che hai scritto che magari volevi scrivere na cosa e ne hai scritto un'altra ;)
Ma voi siete dei folli.
E' illeggibile questo thread e toh, siete andati OT da tipo 5-6 pagine.
Imho due errori:
a) dire che non e' culturale perche' e' diffuso a tutte le popolazioni e':
-scientificamente sbagliato (non hai dimostrato causa effetto, hai solo citato una cosa che potrebbe essere una coincidenza)
-fuori luogo, perche' se fai una ricerca scientifica non devi neanche pensarci al culturale: il culturale e' come la comunità di esseri umani si confronta con la presenza di diversità varie (fra cui anche l'omosessualità). Non importa PERCHE' gli omosessuali esistono. Culturale e' partire dal fatto che ci sono e decidere come affrontare la questione
b) dire che la legge naturale e' assoluta sara' anche giusta (anche se a quanto mi spiega mio padre la fisica quantistica mette una simpatica (davvero, nel senso che sarebbe molto divertente) pulce nell'orecchio). pero' non e' con quella che ti costruisci la tua impalcatura di giusto e sbagliato
O meglio, quando decidi di usare la legge naturale come impalcatura di giusto e sbagliato fai un'operazione culturale che ha la stessa dignità di quella di chi decide di credere in Dio. E se anche tu potessi studiare gli effetti del comportamento sociale sull'evoluzione (come ho gia' detto, ritengo non sia possibile), il contesto evoluzionistico di cui conosci le leggi IGNORA la presenza di una parte in causa che decide di comportarsi per favorire VOLONTARIAMENTE per favorire l'evoluzione. Se tu scegliessi di farti fautore dell' "evolviamo la specie", potresti benissimo inserire..anzi, siccome non sei tu che inserisci nulla, ma e' la natura.. beh, potrebbe essere semplicemente un processo naturale e distruttivo, che porta all'estinzione umana, mentre tu sei convinto di stare lavorando a suo pro.
Io non so se tu voglia costruire il tuo giusto e sbagliato in funzione della legge di natura.. anzi, ne approfitto per chiedertelo.. pero' dico che se la risposta e' si'.. beh.. stai facendo un errore, credo. Il "credo" e' d'obbligo perche' magari invece sono io che ti convinco del contrario il processo degenerante che portera' all'estinzione della specie, e se avesse "vinto" il tuo istinto avresti salvato tutti.
Questo per dire: sull'evoluzione dell'uomo, l'uomo e' ben distante dal poter agire. Scegliere una legge naturale come impalcatura morale e' stupido, perche' sono due piani diversi (e' come usare la stechiometria per cucinare un risotto), per cui tanto vale occuparsi dell'uno O dell'altro no?
Guarda che in realtà non siamo così OT, perchè alal fine stiamo discutendo del rapporto tra "natura" e cultura/società e quindi tra natura e diritto positivo, con particolare riferimento all'omosessualità...
@ Jami & Alka: scusate, ma state facendo un po' di confusione (Ihc ha capito cosa intendevo :D). Prendendo come spunto il discorso HW e SW, vi risulta così "strano" pensare che, nel caso del sistema nervoso, sia un tutt'uno? Le interconnessioni fungono da hardware E da software, non mi sembra così alieno o assurdo. Il fatto poi che possa essere molto più complesso modellare un cervello partendo dalle singole trasmissioni elettrochimiche che percorrono la rete è di certo un dato di fatto, ma è l'unico anche che possa definire il sistema (o meglio, ogni singolo sistema/cervello) in modo univoco. Il fatto poi che questo sistema si modifichi in continuazione basandosi su DUE fattori, endogeni (DNA e programmazione di "base) ed esogeni (stimoli esterni, attraverso i 5 sensi a noi disponibili) è altrettanto ovvio e pacifico, altrimenti saremmo tutti degli autistici. Il riduzionismo sostanzialmente si basa su questo pensiero, e io lo trovo scientificamente corretto. ;)
A riguardo del discorso omosessualità, l'applicazione di un concetto "morale" basato sulla "media" è fuoriluogo, Hudlok. Ti potrei dire, ribaltando il discorso, che l'omosessualità è altrettanto naturale quanto l'eterosessualità, perché permette un controllo sistematico delle nascite che va a contrastare l'aumento indiscriminato di popolazione nel mondo. Un sistema perfettamente naturale, sotto quest'ottica. Il fatto poi che possa essere DNA-driven o meno, può essere interessante a livello scientifico, ma non DEVE essere giudicato moralmente: la morale cambia e la normalità (sulla quale spesso la morale si base) sono dettati dalla media. E quindi, arrivando al paradosso, è normale guardarsi Maria De Filippi perché la media degli italiani lo vedono? ;)
semplicemente finita la discriminazione etico religiosa ora è tempo della discriminazione genetico raziale.
ps lo studio portato da hudlok non è altro che un bello studio statistico che ha incastrato dei dati (e bisogna vedere come li han tirati fuori, nel senso come fai a sapere la % di omosessuali nel 1200 non lo so) all'interno di un modello matematico che combacia (e bisognerebbe vedere QUANTO combaci), dicendo "se veramente i numeri si distribuiscono così potrebbe essere una causa genetica". Mica han trovato il supergene del frocio.
Sinceramente trovo offensivo che ogni volta si parli di omosessuali esca qualcuno a cercare di giustificare tale condizione, a un sacco di donne piace il cazzo nel culo e strano, ma statisticamente probabile, piace anche a qualche uomo.
Punto, i perchè e i per ma sono curiosità da prendere con le pinze, c'è poco da discutere è giusto CONDANNARE PENALMENTE gli omosessuali? NO. PUNTO. non c'è assolutamente possibilità di discussione.
Con altrettanta simpatia non capisci.
Io ho detto che esiste una legge naturale.
Si esiste.
Ma è ben al di fuori degli umani concetti di bene e male.
Poi esistono persone che dicono che qualcosa è contro natura e che qualcosa "non è naturale".
Ma ovviamente sono "arrogazioni" perchè TUTTO è natura.
Bomba atomica camera a gas pedofilia etc compresi.
Quindi avercela con gli omosessuali imputandogli di essere contro natura spoglia la parola del suo significato universale per renderlo relativistico e consentendo quindi a chi vuole di dire che questo o quello è contro natura.
Ma quel che c'è dietro questo errore è la stessa cosa che c'è dietro il "è sociale" non materiale etc
Se legge naturale ha un significato etico/morale non esite
Se ha un significato scientifico non esiete, o meglio esitono delle leggi che governano i fenomeni. Tali leggi sono dipendenti dall'osservatore, o meglio dal paradigma di riferimento dell'osservatore. come dimostra appunto la struttura dell'evoluzione della scienza.
Tali leggi, in sostanza, sono dei modelli di interpretazione della realtà e in quanto tali dipendono dai paradigmi di riferimento.
Vedo che concordiamo sul fatto che non si può basare una qualsiasi iscriminazione degli omosessuali sull'idea di lgge naturale. Per ilr esto rimango della mia idea che non è possibile ridurre i principi che governano entità complesse come la società a modellizzazioni astratte come quelle della fisica perché, ripeto le cosiddette leggi altro non sono che modelli astratti, proprio in virtù di quei 2 fattori a cui fa riferimento galandil il secondo dei quali è irriducibile a tale tipologia di modellizzazione. (e spero di aver risposto così anche a Galandil :D)
A me piacciono i risotti, tranne quelli lombardi. Però non mi avventurerei a ridurre il '900 a un ricettario.
In questi giorni, ha compiuto 100 anni il sempreverde Claude Lévy-Strauss, che, fin dagli anni '50, crede fermamente nella possibilità delle neuroscienze, della biologia e persino della cibernetica di dare ragione di tutto ciò che è l'uomo. Eppure, il suo studio antropologico l'ha portato a ritenere che l'intelletto (non il cervello) abbia una natura psicologica.
Nota che non si parla di metafisica. Si dice che, pur essendo la natura umana la stessa ovunque e, quindi, pur essendo il funzionamento del pensiero (o anche gli schemi mentali, secondo Lévy-Strauss) gli stessi ovunque e sempre, la qualità e la variabilità del pensiero (non infinite) sono quelle che determinano le differenze fra gli individui e fra le culture e non possono essere studiate dalle scienze biologiche. Il che non vuol dire che non le si possa studiare con rigore e metodo scientifico.
ma per davvero te hai un problema di acidità serio... dare dell'ignorante a casaccio e i win davvero... lo sò che è l'8x1000, lo pago pur io, solo non sono di quelli che si studiano 3 ore wikipedia prima di dare una reply su un forum copiando parti di definizioni per fare i saputi, essendo quindi soggetto a errori. ben lungi dal non sapere che è un 8 invece che è un 4, quando è materia che non tratti ogni giorno è facile sbagliarsi scrivendo di getto... ti consiglio vivamente un antiacido
comunque l'ignorante che parla a vanvera mi pare sia te visto che l'8x1000 non assegnato non và di defoult al vaticano come sostieni, cito wiki che sono ignorante va
"Anche l'otto per mille dell'IRPEF di chi non firma viene comunque redistribuito tra cinque dei sette enti contendenti, secondo le percentuali calcolate in base a chi ha espresso una scelta. Le Assemblee di Dio in Italia non partecipano a questa spartizione e la loro quota viene assegnata allo Stato. Per alcuni anni anche la Chiesa valdese rifiutò di partecipare, ma nel 2001 il Sinodo approvò l'accettazione anche delle quote non espresse. Tale decisione è stata recepita dallo Stato nel 2005, con la modifica dell'intesa con la Chiesa valdese, che però deve ancora essere approvata dal Parlamento."
Personalmente no, essendo una cosa presente e piuttosto diffusa con svariate funzioni e significati in moltissime specie non vedo perché debba essere cosi strano pensare che sia presente ed abbia questa funzione nella specie umana.
Ed é per questo che é assurdo sostenere che sia una cosa "contraria alle leggi naturali", é semplicemente contraria ad una morale seguita da una certa parte dell' umanita.
Puo essere "condannata" relativamente ad una certa visione morale ma non in un senso assoluto visto che dipende da cio che si é, non da cio che si fa.
Per ora hai detto una castroneria a post, se poi agli altri vien l'acidita' non c'e' da stupirsi...
Vedi che lo ammetti anche te che sei ignorante? Ed a citare wikipedia sbagli.Quote:
comunque l'ignorante che parla a vanvera mi pare sia te visto che l'8x1000 non assegnato non và di defoult al vaticano come sostieni, cito wiki che sono ignorante va
E roba di pochi anni fa, ed uno degli enti nominati a ricevere l'8/000, non ricordo il nome ora, una delle mille chiese esistenti, si lamento' proprio a fatto che loro ricevevano esattamente quanto a loro destinato, e non una virgola di piu', senza contare che tutto andava in bilancio e potevano dimostrare dove andava ogni virgola, mentre il vaticano faceva man bassa di tutto il rimanente, dato che i fondi per cui non era stata espressa una preferenza andavano a loro di default.
Ripeto, non divisi tra tutti i possibili destinatari, ma unicamente al vaticano.
Ora, se hai intenzione di parlare di qualcosa che conosci sei il benvenuto alla discussione, ma se hai intenzione di continuare a portare cifre approssimative e copia/incolla da wikipedia, mi sarei anche quasi annoiato.
apparte che non serviva questo reply per capire che a senso dell'umorismo sei scarso... quando mi dò dell'ignorante è sarcasmo... cerca pure quello su wikipedia va...
io cito la più grande enciclopedia on-line, dove se uno scrive una cazzata in 300 lo smerdano in tempo zero e si corregge l'errore, te mi vieni a citare cose come "ora non ricordo l'ente che tot anni fà si lamentava.. " ma :lol: ... però hai ragione eh..
sei sicuro power?
A me non risulta sia così..
A me risulta che ci siano N soldi dell'otto per mille
assumiamo 100 milioni così per dire
Poi prendi quelli che han scelto a chi destinarlo tipo:
10% allo stato 20%chiesa cattolica 25% chiesa tal dei tali e restante 55% non sceglie.
A me risultava che quel 55% venisse distribuito secondo la scelta di chi ha espresso la preferenza.
E sono parecchio convinto che sia così
In effetti la verita' sta nel mezzo.
L'articolo a cui mi riferivo venne fuori a voce della Chiesa Valdese, la quale si lamentava di come la ripartizione viene fatta e di come la stragrande maggioranza dei finanziamenti finisse nelle tasche della chiesa.
Ora, in questo caso non si tratta di loro a cui vengono rifiutati i fondi, ma di loro che rifiutano i fondi a loro non assegnati, come loro fanno gli avventisti, mentre la CEI ed altri non si vergognano a prendere anche tutto il resto.
http://www.uaar.it/laicita/otto_per_mille/
Leggi va'.
ma le capisco anche a rifiutarsi.. prendono percentuali ridicole dell'8x100 quindi il non assegnato andrebbe a loro assegnato in tale percentuale... mi sentirei barbun pur io a prendere le briciole delle briciole avanzate..
Ma la motivazione qual e'?
Non possono essere studiate perche' non c'entrano nulla o perche' e' impossibile tecnicamente, per l'enorme quantità di variabili in gioco qualora si affronti la questione anche solo psicologica (quindi a un livello piu' basso di quello sociale) dal lato chimico?
Perche' io sono d'accordo con la seconda ipotesi, per lo stato attuale della scienza. Ritengo che studiare il comportamento degli uomini in una comunità sia come usare la meccanica quantistica per studiare .. che so .. la biomeccanica, o la cinematica.
Pero' credo che il '900 che citi, fra le altre cose, abbia insegnato che e' difficile prevedere la rapidità con cui crescono gli strumenti in mano agli scienziati nel loro tentativo di descrizione della realtà. Saresti sbalordito se ti dicessero che con un calcolatore superpotente e una nuova teoria della comunicazione fra 200 anni riusciranno a prevedere fenomeni sociali in maniera artificiale?
io mi stupirei del fatto che ci arriviamo al 2200 :nod:
Una prima motivazione, tradizionale e argomentativa, è questa: se si facesse coincidere la cultura con la natura (un certo pensiero con un certo carattere genetico), l'evidenza della molteplicità della cultura porterebbe a pensare a una corrispondente molteplicità della natura. In altre parole, se si ragionasse in quel modo e si trovasse che per una cultura un omosessuale è da uccidere, si dovrebbe credere che esistano ragioni razziali per le quali è inevitabile, per certi uomini, uccidere gli omosessuali. E si costruirebbero morali e leggi su questo assunto.
E' successo davvero: per esempio, l'imperatore Giuliano l'Apostata, non avendo termini scientifici per valutare la differenza fra natura e cultura, ma notando la differenza fra i costumi dei popoli, era assolutamente certo che ci fosse una corrispondenza diretta fra questa differenza e la differenza dell'aspetto fisico fra "Germani, Sciti, Libici, Etiopi".
Gli esempi di questo tipo sono tanti, anche in tempi molto più recenti. Per fortuna, la scienza, negli ultimi 150 anni (diciamo a partire da Darwin e Wallace), ha contribuito a chiarire che il rapporto fra la varietà genetica e la varietà culturale non è così necessario, nè così deterministico e meccanicistico.
Una seconda motivazione è che, effettivamente, non c'entrano nulla. Se si considera il caso del grado di accettazione dell'omosessualità, per esempio, l'eventuale esattezza dell'ipotesi naturalistica di Hudlok non ha alcun peso nella costruzione di un pensiero o di un sistema morale (e quindi nel modo in cui l'omosessualità è considerata dagli uomini e dalle leggi), perchè il pensiero e il sistema morale non sono pure decisioni, ma sono emersioni di una condizione culturale profonda e millenaria che si riferisce ultimamente alla vita comunitaria di gruppi di individui. Niente di biologico. Lo stesso argomento del "contro-natura" non è affrontabile direttamente da un punto di vista scientifico, perchè è evidentemente una definizione non-scientifica. Provare scientificamente che l'omosessualità è naturale o è presente in natura non altera il significato (e la percezione di esso) della definizione "contro-natura", perchè questo appartiene a un ordine di senso diverso e più simbolico che scientifico.
Però, si può studiare scientificamente il simbolo, si possono studiare scientificamente le culture, le lingue e tutto quello che si vuole. Per ognuno di questi aspetti c'è una disciplina e molti modelli, alcuni dei quali sorprendentemente efficaci. Ma non si può affermare che la valenza di un pensiero in una cultura sia un aspetto biologico. Si può osservare che il pensiero è legato a una condizione organica, ma non che il valore di quel pensiero (che è ciò che conta, perchè altrimenti il pensiero potrebbe anche non esserci o essere un semplice meccanismo fisiologico, come "fame-mangio") corrisponda a quella condizione. Ma questo mi pare ovvio.
Non sarei sbalordito se una macchina fantascientifica potesse prevedere fenomeni sociali, visto che già ora è possibile farlo, entro certi limiti e senza nemmeno l'uso di macchine. Ma starei attento all'argomento tecnologico o tecno-scientifico, perchè, sempre tornando al pensiero, nel 1600 si credeva che le "passioni" (i sentimenti, i costumi, certi condizionamenti culturali, ovvero proprio quello di cui parliamo nel caso della reazione all'omosessualità) fossero attribuibili secondo alcuni al puro intelletto o all'abitudine, secondo altri a particolari stati fisici dell'organismo umano. A vederla così, oggi sono cambiati strumenti, tecnologia e dettagli descrittivi, ma l'aspetto generale della teoria rimane quello.
quindi ci avevi capito poco pure tu , confondendo le disposizioni di legge ( machiavelliche senza dubbio) con "con la gabola che tutti i fondi non dichiarati, ovvero i fondi per cui non sia stata presa una decisione che possa essere chiesa, stato o pincopallino e vedano la scheda vuota, sono assegnati arbitrariamente al Vaticano".
ora come minimo dovresti chiedere scusa a nortis visto che l'hai tacciato di ignoranza per poi dimostrare che non avevi le idee chiare neppure tu .
sì beh. ho capito tutto, pero' rimane una sola curiosità (che poi e' quella fondamentale) che riguarda la tua ultima frase e quest'altra:
"perchè il pensiero e il sistema morale non sono pure decisioni, ma sono emersioni di una condizione culturale profonda e millenaria che si riferisce ultimamente alla vita comunitaria di gruppi di individui. Niente di biologico"
Il fatto e' che - per come la vedo io - quel "niente di biologico" non e' necessario ne' vero.
Mi spiego: e' evidente che le cose - stante l'attuale stato dell'arte della neurologia - stanno su due piani diversi, ma rimane il fatto che ogni atto, comportamento, reazione umana* sono generati dallo stato al "ti con zero" della macchina uomo e dagli stimoli che essa ha ricevuto da "ti con zero" ad adesso.
Descrivere tuttavia il meccanismo di tale concatenazione di cause ed effetti e' attualmente impossibile.
Da come esponi tu invece pare che la separazione fra i due piani non sia pragmatica (ovvero legata all'attuale incapacità delle leggi scientifiche e potenza di calcolo di modellare i comportamenti "neurosociali"), quanto invece piu' profonda.. e tuttavia non metafisica. Se e' "niente di biologico", che cos'e'? Con quale meccanismo questo "niente di biologico" genera una reazione nel comportamento umano? Sai gia' dove voglio arrivare: dovunque sia, dentro il cervello, l'ente sensibile a tale "niente di biologico", dovra' in qualche momento articolarsi in elettricità, per far scattare la memoria, l'area di broca (spero si scriva cosi'), i muscoli effettori...
Non e' molto piu' semplice, molto piu' cristallino, ammettere che sia tutto un risultato estremamente complesso delle interazioni fisiche, e che, nonostante tutto, è corretto perseguire il Bene con i mezzi delle scienze sociali perche' con le scienze neurologiche non sapremmo dove mettere le mani?
In definitiva, tu pensi che esista qualcosa nella vita degli uomini che non sia risultato di un'interazione fisica fra particelle?
Non me ne vogliate per usare wikipedia:
Dipende da cosa intendi ->
http://en.wikipedia.org/wiki/Reductionism
Il riduzionismo filosofico assume che un oggetto sia la mera somma delle proprie parti, e quindi e' decisamente scorretto per spiegare il pensiero e comportamento di un essere umano, dove le parti hanno una interazione tanto complessa da essere ben oltre alla somma. Immagino che non intendi questo.
Se poi intendi che considerando interazioni elementari viene fuori tutto il resto: beh e' vero. Ma e' ovviamente un punto di vista che non puo' essere utilizzato per studiare il comportamento umano, perche' non siamo in grado di capire tutte le interazioni -> ERGO -> non si puo' dire agli omosessuali che sono contronatura.
Ihc, errore mio. Avrei dovuto scrivere "niente per cui l'osservazione biologica sia utile" (e non è del tutto vero, ma il concetto è più chiaro). Cioè: siamo d'accordo sul fatto che il pensare appartiene all'organismo, ma il carattere e la portata sociale del pensiero sono aspetti culturali.
Adesso devo andare, ma, in ogni caso, considera che i modelli scientifici e matematici sono applicati anche nelle scienze sociali o in antropologia, quindi non è che il pensiero-cultura non sia osservabile con occhio scientifico.
Poi, te la butto lì, perchè ti ho letto di fretta, ma hai considerato quanto deterministica sarebbe l'ipotesi dell'uomo-automa? Non è del tutto fuori dalla realtà, intendiamoci: lo stesso Lévy-Strauss, di cui parlavo prima, dice che l'intelletto ha una serie di possibilità limitate a certi concetti e certe forme e ne fa la ragione per la quale è possibile studiare tutte le culture nello stesso modo, senza dover reinventare un modello per ogni cultura.
Io credo che non ci sia nulla di non fisico nell'uomo. Ma penso che alcune delle sue azioni siano indotte e alcune delle sue capacità sollecitate da fattori esterni e prendano forme involontarie e incontrollabili, delle quali si può comunque dare una spiegazione.
Come spesso capita GHS è stato molto più chiaro di me...
Comunque sottoscrivo ampiamente quello che ha detto e spero che sia abbastanza "delucidante" rispetto a coloro che credono che il non ridurre il pensiero al mero biologico sia una posizione che apre necessariamente a concetti metafisici quali "anima" "spirito" etc. ;)
E' stato chiaro tanto quanto te :sneer:
:blush:
http://users.unimi.it/esamanat/RISP222.htm
Da' retta palle, io che avevo le idee poco chiare l'ho scritto chiaro e tondo, portando referenze a quello che affermavo, mi saro' anche sbagliato, mi sono anche corretto.
Nortis sono due giorni che mi attacca su qualsiasi cosa scrivo e tranne qui poi gli ho portato sempre e solo fatti provati ed assoluti, perche' lo stesso discorso non lo hai fatto pure a lui ogni volta che ho risposto a modo e che lui saltava di palo in frasca?
Non voglio niente da lui e non gli devo niente, e te non hai diritto di venire ad imporre niente a chicchessia. Rimango dell'idea che sia un ignorante da wikipedia, il problema e' che io leggo ignorante come un fatto, te come un offesa, e dove te vorresti che io chiedessi scusa dell'offesa, a me non sembra il caso di rimangiarmi le parole su un fatto.
Io l'unica volta che ritengo di aver sbagliato ti ho persino chiesto scusa a dire il vero... e poi dare a me dell'ignorante da wikipedia è abbastanza ridicolo visto che negli ultimi 2 giorni ho fatto un 2-3 errori tutti derivanti dal fatto di scrivere di getto (che presuppone sapere le cose e buttarle giu come ti vengono), che non avrei fatto andardomi a studiare i sitini internet.. wiki te l'ho postato quando pretendevi di avere ragione su una memoria vaga contro dei fatti...