Guarda questi sono argomenti complessi. Che ci volete fare io ho una versione un po' humiana di cui, copy paste da wikipedia..
« Quale particolare privilegio ha questa piccola agitazione del cervello che chiamiamo pensiero, perché debba essere presa a modello dell'intero universo? La nostra parzialità verso noi stessi ce lo pone di fronte in ogni occasione. Ma una sana filosofia dovrebbe guardarsi scrupolosamente da un'illusione così naturale »
Io rispetto ed invidio le certezze degli altri, che io francamente non ho in nessun campo.. Poi che gli altri se ne sbattano delle mie opinioni .. Manco dicessi di bruciar qualcuno.. Va beh..
Cmq la logica c'è.
La tua invece?
http://www.wayne2k1.com/showthread.php?t=78210&page=3
Tu sei solo bravo a spacciarti da scienziato e ogni tanto metter qua e la la parola entropia, che potremmo farlo tutti quanti, e per questo pretendere d'aver ragione.. Ma la tua logica spesso e volentieri è ecclissata dalle stronzate abnormi che riesci a tirar fuori.
Aspetto dimostrazione, su un argomento terra terra come il mio primo reply di quel post, dove è la mia carenza di logica.
Aggiungo sempre su Hume.
La critica del concetto di causalità [modifica]
Ogniqualvolta si assiste a due eventi in rapida successione, è logico pensare che ci sia una qualche connessione fra i due eventi, e in particolar modo, che l'evento che viene cronologicamente per primo produca il successivo e che quindi l'evento A sia la causa dell'evento B. Hume rifiuta però questo punto di vista: infatti egli si domanda con quale procedimento e su quali basi si può desumere B, dato l'evento A?
Sul principio di causalità si basavano tutti quei procedimenti di "previsione" con cui ad un evento se ne fa seguire un altro teoricamente collegato al precedente. L'esempio famoso di Hume è quello della palla da biliardo lanciata contro un'altra: per qualunque osservatore apparirà sempre prima una palla che si scontra con un'altra e poi il mettersi in moto di quest'ultima. Così facendo tutti gli osservatori, dopo qualche lancio, potranno affermare che la seconda palla si muoverà vedendo soltanto la prima palla che viene lanciata verso di essa.
Hume tentò di capire quale fosse il ragionamento che ci fa prevedere il moto di B conoscendo soltanto quello di A. Escluse subito un ragionamento a priori, ovvero un' inferenza necessaria che ad A fa seguire necessariamente B, in quanto fra due eventi è impossibile ricavare una qualsiasi relazione necessaria. Ma non si può pensare nemmeno ad un discorso empiristico, in quanto, come ragionamento a posteriori, può essere effettuato solo successivamente ai due eventi. E anche in questo caso non ci possono essere prove che confermino che B sia la conseguenza di A in quanto il rapporto fra A e B è di consequenzialità e non di produzione, cioè si può affermare in base all'esperienza solo che A precede B e che A è molto vicino a B ma non si può dedurre niente che leghi indiscutibilmente l'evento A a quello B.
Il fatto insomma che ad un evento A segua da milioni di anni un evento B non può darci la certezza assoluta che ad A segua sempre B e nulla ci impedisce di pensare che un giorno le cose andranno diversamente e, per esempio, a B segua A. Per ovviare a ciò ci vorrebbe un principio di uniformità della natura che si incarichi di mantenere costanti in eterno le leggi della natura, cosa che per Hume non è né intuibile né dimostrabile.
La critica dell'abito o credenza [modifica]
Molti di noi pensano agli eventi passati come a una guida sicura per gli eventi futuri. Per esempio, le leggi fisiche che guidano il moto dei pianeti lungo le loro orbite funzionano ottimamente per descrivere i comportamenti passati e così pensiamo che prevedano altrettanto bene anche quelli futuri. Ma come possiamo giustificare questa presunzione? Come possiamo pensare che questa credenza funzioni ogni volta? Hume suggerì due possibili giustificazioni e le confutò entrambe:
1. La prima consiste in una necessità logica: il futuro deve ricalcare il passato, altrimenti tutta la scienza e la fisica perderebbe di valore. Ma Hume dimostrò che è altrettanto logicamente corretto presuppore un universo in cui le leggi fisiche passate non coincidano con quelle presenti e che non siano uniformi in ogni zona dello spazio. Non c'era nulla che rendesse questo principio logicamente necessario.
2. La seconda giustificazione, più modestamente, si agganciava solamente all'uniformità con il passato: una legge che funzionava nel passato continua a funzionare ancora oggi. Hume però usando un ragionamento ricorsivo dimostrò che questa giustificazione necessitava di ricorrere a sé stessa per essere dimostrata. Ancora una volta la tesi crollava.
Il problema è ancora aperto tutt'oggi. Hume credeva che questa idea fosse radicata nell'istinto umano e che sarebbe stato impossibile eliminarla dalla mente umana. Questo abito mentale è però necessario perché le scienze (e in particolar modo la fisica) continuino ad evolversi.
Last edited by Hudlok; 24th September 2008 at 20:17.
Ma io non voglio il credito...
Guarda come è nata la cosa... Glansy ha citato l'uomo di neaderthal .. Io di autismo ho letto credo più di chiunque su sto forum ed ero rimasto perplesso..
Mi è stato risposto dicendo che sono un creazionista che è falso.
Poi è stato chiarito in assoluta civilità che erano teorie di glansy e non verità assolute [a proposito dell'uomo di neanderthal].
Poi come al solito sono andato avanti sulla facile ironia che si fa sulle fedi ALTRUI quando, come ho già detto altrettanto milioni di volte, per la stra gran parte della gente del mondo la scienza è una FEDE pari pari .. Ma è un concetto troppo sottile per alcuni che se vuoi cerco di spiegarti ma che sono sicuro puoi cogliere da solo.
Sono due discorsi diversi il neanderthal è tra noi due ed è chiarito, il creazionismo invece per niente. Penso di aver intuito cosa vuoi dire però non mi addentro perchè non credo sia un discorso interessante, è sufficiente che hai specificato che non credi nel creazionismo tradizionale ma semplicemente che la scienza non spiega tutto.. il che è banale e vero.
Ovviamente equiparare la teoria attualmente accettata dalla scienza, che fornisce un modello accurato del fenomeno descritto, cioè l'evoluzione, a un creazionismo non meglio specificato, non è corretto, specialmente se come termine di paragone usi la logica. Poi filosoficamente si può affermare di tutto, anche che la materia non esiste ma che sia un'illusione, ma la logica è qualcosa di molto determinato, puoi anche avere un creazionismo con una sua logica, ma non ce ne hai parlato. Quelli tradizionali sono delle invenzioni che di logico hanno ben poco.
Inutile dire che creazionismo implica l'esistenza di un Dio non solo eterno, e esistente senza causa ma anche cosciente di se e con una volontà, mentre forse ce la possiamo cavare con un Dio che semplicemente è eterno ed esiste. Il che diventa molto più credibile.
Waiting for nothing
AKA Ganondorf - Lista giochi giocati dal 97 a oggi in spoiler :
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"Chi non sa fare la guerra, molto difficilmente può fare la pace"
Playing Starcraft 2
Metafora del tavolo da biliardo:
tu vedi un tavolo da biliardo con 3 palline ... Tutte e 3 si muovono ...
e pensi "si muove verso destra... vuol dire che viene da sinistra... da forte come va si vede che ha fatto almeno 1 sponda..." etc...
Io invece mi chiedo chi cazzo ha fatto il tavolo.
E' un problema piu grosso con cui la dinamica della pallina ha ben poco a che spartire.
"Inutile dire che creazionismo implica l'esistenza di un Dio non solo eterno, e esistente senza causa ma anche cosciente di se e con una volontà, mentre forse ce la possiamo cavare con un Dio che semplicemente è eterno ed esiste. Il che diventa molto più credibile."
Tutto insensato. Sei tu che stai proiettando caratteri umani. Io ritengo che esistano N concetti che la mente umana NON PUO cogliere.
Come il cane non si riconsoce allo specchio così ci sono senz'altro mille cose che la nostra mente non puo nemmeno concepire..
Quindi ritengo come Dylan Dog che i grandi problemi dell'universo siano pagare il mutuo della casa ma ogni volta che leggo i pseudo ragionamenti e prese perculo di fedi e religioni etc mi infastidisco molto.
Allora 1) Si chiama induzione.
2) La filosofia non e' lo strumento adatto per spiegare la fisica e perche' le leggi dell'universo si mantengono costanti. Cosa tra l'altro falsa, ma Hume non lo sapeva come del resto non lo sanno nemmeno i filosofi perche' due conti nella loro vita non si sprecano di certo a farli. Intendo dire in maggioranza.
In secondo luogo: maledizione Hudlock.
Il mio cane si riconosce allo specchio, parla per i tuoi
Sul resto non trovo un senso quindi non posso rispondere.
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Ti ripeto che il problema fondamentale è proprio il soggetto del conoscere.
Tu parti dalla fiducia assoluta dei mezzi del cervello. Io invece ho seri dubbi in merito. Al che ho seri dubbi su cosa il cervello possa sapere o non possa sapere.
Se tu vai a bloccare determinate parti del cervello perdi COMPLETAMENTE la nozione di cosa hai perso.
C'è gente che perde l'idea di gamba destra e che la notte si sveglia e vede sto piede che gli sembra morto accanto e lo getta giu dal letto.. e si meraviglia d'essere finita per terra.
Il cervello mostra grandi limiti. E quindi tutto ciò che fa è estremamente limitato. E quindi escludere questo o quello a priori fa comodo all'atto pratico ma è sostanzialmente improponibile.
P.s.
Riguardo alla parte in rosso. Spero che tu non abbia letto, altrimenti la tua intelligenza vacilla sempre più.
Rileggi. Hume dice che è assunto dell'induzione che le leggi dell'universo siano costanti ma che è un assunto non neccessariamente vero.
P.p.s.
Siccome ricordavo che quelli ricordati dalla storia come filosofi che sono cimentati nelle scienze numeriche e non... Sono quasi tutti -.-
Ho cercato un sec ingiro e mi son imattuto in
a vera differenza che possiamo ravvisare tra di esse é che mentre la matematica si serve dei numeri per svolgere espressioni , equazioni , sistemi e quant' altro , la filosofia si chiede se i numeri esistano o meno , proprio come fece Husserl
Che ricorda molto la metafora mia metaforahttp://www.filosofico.net/filos52.htm
e che spiega abbastanza bene quel che è la disputa qui..
Ah tanto per citare un caso eccellente di filosofo matematico http://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9_Descartes
Last edited by Hudlok; 25th September 2008 at 09:48.
Invece di intasare altri post dicento che in sto post ho detto cagate.. Rispondi su questo no?
O è meglio lasciare che l'evidenza sparisca?
Vediamo se sei intelligente:
come con Hume, che e' un naturalista empirista, che difficilmente puo' darti ragione su "creazionismo e evoluzionismo hanno lo stesso valore logico", ti avrebbe proprio mandato a fare in culo gia' solo perche' l'hai citato hudlock
Ora confronta questa cagata con il reply sopra e vedi se è inerente in qualche modo.
P.s.
Io voglio che mi si dia ragione se ritengo d'averla.. Tu che sei furbo risolvi dandotela da solo.
Last edited by Hudlok; 26th September 2008 at 13:55.
ma c'è ancora qualcuna che ha voglia di leggere quello che scrive hud?
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hud io ci provo anche ma oggettivamente porti certi esempi che sono fra l'incomprensibile ed il disarmante. Hai questa oscura capacità, direi quasi una dote naturale, nel far passare la voglia a chiunque di risponderti.
Non capisco se hai una tua visione delle cose effettivamente molto diversa dalla maggioranza delle persone, o se sei in possesso di una genialità maligna che ti porta a sviscerare delle gigacazzate colossali.
Comunque mi sono straperso nel discorso che portate avanti...quindi ho ben poco da aggiungere.
DaocSpoiler