
Originally Posted by
Randolk
Ragionamenti dimostrativi, o dimostrazioni (A implica B, ma A, quindi B) in cui le premesse sono assunte come vere e l’inferenza è necessaria.
Ragionamenti argomentativi, che inferiscono necessariamente ma a partire da premesse che sono suscettibili di discussione (se la ricchezza determina la felicità, e Carlo è ricco, allora Carlo è felice).
Ragionamenti argomentativi in cui la discussione non verte sulle premesse ma sulla stessa inferenza (poiché in Italia si è introdotta la legge che permette il divorzio, aumenta il numero di matrimoni che falliscono). In questo caso, infatti, le premesse sono indubbiamente vere ma non è detto che una legge produca l’effetto che regolamenta: è l’inferenza ad essere discutibile.
In soldoni, la differenza tra argomentazione e dimostrazione è il margine di suscettibilità, ovvero quanto spazio lasci alla discussione. Nel tuo esempio, il margine non esiste, perchè non è discutibile che a me scappi urgentemente di cagare e non è nemmeno discutibile che passando dal supermercato rischio di cagarmi addosso.
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Usare schemi argomentativi non significa soltanto ragionare in modo "aperto", ma anche intraprendere un confronto filosofico con i propri interlocutori. Sia da un punto di vista ontologico che epistemologico. (può sembrare il principio di una supercazzola ma non lo è, seguimi). L'argomento pragmatico è un ragionamento in cui si porta alla luce il confronto tra la tesi esposta ed il comportamento di chi la espone nell'ambito trattato. Da non confondere con fallacie, in cui invece di operare il confronto critichi direttamente la persona che la sostiene. L'argomento pragmatico più diffuso è il modello, per cui si sostiene che un particolare agire determini una regola. Il ricorso a questo argomento si basa sull'attendibilità, il prestigio, il "valore" del caso, che debbono essere accettati e riconosciuti dall'interlocutore. Gli argomenti pragmatici che siano modello, esempio, autorità sono basati sull'uomo nel senso di testimone attendibile. Nel caso di cui sopra, chi dice che Alberto sia uno sciupafemmine? Chi mi dimostra che tutti i NOT Alberto stilisti siano froci? Quali sono le basi? Qual è l'attendibilità? Il passaggio logico, quel quindi, in realtà è quasi marginale in un'ottica di ragionamento, perchè se a qualsiasi stronzo dimostri (ovvero ti rendi un testimone attendibile) che tutti gli stilisti sono froci AND che Alberto non lo è, allora il suo compendio finale sarà "tutti gli stilisti sono froci -1". Ma il tuo sforzo è proprio nella premessa, il suo è nullo.
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La differenza è che la logica matematica enfatizza l'aspetto formale, di regolamentazione, di struttura e strumento. Quella filosofica (sempre che esista cit. Susan Haack) enfatizza la maniera, l'approccio, la natura del postulato. E non necessariamente nell'ottica di ottenere un risultato, quanto piuttosto di chiedersi se davvero la cosa importante sia ottenere quel risultato.